La giunta esecutiva del Comune di Pieve di Cadore, nel corso della sua ultima riunione, ha deliberato di appoggiare la scelta del Comune di Auronzo quale sede operativa della “Fondazione Dolomiti – Unesco“. “Abbiamo deciso di appoggiare la scelta di Auronzo, ha spiegato il sindaco Maria Antonia Ciotti, per almeno due motivi: il primo perché Auronzo è il paese che ha sul suo territorio il gruppo montagnoso delle Tre Cime di Lavaredo, che già da solo identifica le Dolomiti; inoltre, non abbiamo dimenticato che questo paese è stato come sede per il conferimento ufficiale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della trarga che conferisce il titolo di “Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”.

L’identificazione della sede Unesco era stata chiesta dalla Provincia di Belluno a tutti i 44 comuni che rientrano tra gli aventi diritto, ed erano stati numerosi quelli che avevano risposto proponendo la propria candidatura, tra i quali Agordo e Cortina. Anche il Comune di Pieve aveva proposto la propria candidatura, indicando il Forte di Montericco, quale struttura ideale per questo ruolo. La motivazione di quella scelta si era basata sul fatto che essendo in fase di restauro il Forte di Motericco, ci sarebbero state tutte le condizioni necessarie per adattare la struttura alle esigenze della Fondazione Unesco. Un ruolo operativo, che comunque dovrà ruotare con periodicità triennale tra le cinque provincie comprese nella perimetrazione riconosciuta. “Abbiamo così deciso, ha commentato il sindaco, di sciogliere subito alcuni dubbi e facilitare, da parte della fondazione, la scelta della prima dislocazione della sede operativa. Per quanto riguarda Montericco, ha concluso il sindaco Ciotti, il Comune di Pieve, insieme al gruppo di lavoro che si è formato come conseguenza dell’incontro in Magnifica Comunità con il professore Luigi Zenzi e gli altri tecnici, dopo averne verificata l’attuabilità, porterà avanti il progetto per realizzare il centro studi sulle Dolomiti e sul turismo possibile, abbozzato nel corso di quell’incontro.” La copia della delibera di giunta è già stata inviata anche alla Provincia di Belluno, per gli adempimenti del caso.

di Vittore Doro