Il corpo inerme accasciato sul tetto, sopra l’energia elettrica che continuava a fluire con una potenza di migliaia di volt. Questa la scena agghiacciante che si sono trovati di fronte i soccorritori allertati, ieri mattina, per un incidente sul lavoro in località Cosderuoibe, tra Auronzo di Cadore e Palus San Marco. La vittima aveva solo 28 anni. Daniel Vianello è rimasto folgorato da una scarica di 20 mila volt mentre stava sistemando il camino di una casa. Inutili i tentativi di rianimarlo: il suo cuore non ha retto. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. Sul posto, oltre all’elicottero del Suem, sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri di Auronzo e lo Spisal. La comunità è sotto shock: un’altra tragedia, a distanza di pochi giorni, dall’incidente del suv che domenica a Misurina ha travolto e ucciso 3 turisti.
La tragedia si è consumata poco prima delle 11. Daniel, titolare assieme al padre Leonardo di una ditta edile, si trovava sul tetto di un’abitazione per eseguire alcuni lavori. Doveva inserire un tubo d’acciaio, lungo circa 5 metri, nel camino. Forse non se ne è accorto o non ha calcolato bene la direzione quando lo ha alzato.
Il giovane non ha fatto in tempo a concludere l’operazione che l’a ttrezzo ha cozzato contro i cavi della media tensione che si trovavano appena sopra la casa. Daniel è rimasto fulminato sul colpo.
Gli operai, presenti nel cantiere, hanno subito allertato i soccorsi; forse c’era ancora un filo di speranza. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con l’elicottero. Il 28enne è stato intubato e sottoposto a massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare. Troppo forte la scarica elettrica: la scossa non gli ha dato scampo provocandogli un arresto cardiaco.
Dopo il rilascio del nullaosta da parte del magistrato, i vigili del fuoco di Santo Stefano di Cadore hanno recuperato il corpo. Aiutati dal padre, hanno spostato la salma fino al limite del tetto e con un’imbragatura l’hanno calata fino a terra e consegnata al carro funebre per essere trasportata nella cella mortuaria dell’o spedale di Auronzo.
Lo Spisal di Belluno, che sta conducendo le indagini per conto della procura, sta verificando se ci sono state delle carenze, a chi potrebbero essere imputabili eventuali responsabilità e se sono state rispettate le norme in materia di sicurezza sul lavoro.
Il magistrato ha chiesto che il cantiere fosse posto sotto sequestro. Una misura necessaria per poter svolgere alcune valutazioni: raccogliere misure e distanze e per riesaminare la dinamica prendendo in considerazione eventuali aspetti che potrebbero essere sfuggiti in un primo tempo.
Per i carabinieri non ci sono grossi dubbi sulla dinamica che è apparsa chiara fin dal primo momento. Sul posto sono intervenuti i militari di Auronzo, che dipendono dalla compagnia di Cortina, per verificare eventuali negligenze e cristallizzare lo stato degli atti. Saranno, inoltre, fatte delle valutazioni sui fili della media tensione per capire se erano posizionati in maniera regolare.
Ieri pomeriggio è stata eseguita l’ispezione cadaverica sul corpo. La data dei funerali probabilmente verrà decisa oggi.
di Lisa Pison (fonte: Corriere Delle Alpi)