Aprirà i battenti sabato 3 luglio 2010 il nuovo ufficio di informazione e accoglienza turistica di Caralte di Perarolo di Cadore, primo esempio bellunese di collaborazione fra enti pubblici e aziende private locali uniti nel rilancio del comparto turistico.
È stato siglato ieri, infatti, nella sala Piloni dell’omonimo palazzo del capoluogo il protocollo d’intesa fra Provincia di Belluno, Comunità Montana del Centro Cadore, che investiranno rispettivamente 150 e 50 mila euro nella finitura del centro informativo, e Viking Nord Pool, che ultimerà, invece, la parte interna del centro informativo, dove troveranno sede per i prossimi dieci anni uno spazio commerciale della ditta cadorina distributrice di abbigliamento e attrezzatura da montagna, un ufficio Iat e una rappresentanza di guide alpine.
«La posizione strategica dell’immobile all’uscita della galleria permetterà al turista di orientarsi tra le offerte di Cadore, Comelico, Ampezzano e Auronzo» ha commentato il presidente della Provincia, Gianpaolo Bottacin, convinto sostenitore «della necessità del salto culturale verso un turismo di scambio fra le varie aree del bellunese». «Il turnover di cui soffriamo impone di ripensare l’offerta turistica» ha incalzato. Secondo recenti studi, infatti, ogni anno solo una minima parte dei 4mila vacanzieri che visitano la nostra provincia confermerebbero la scelta negli anni successivi. «La collaborazione fra realtà pubbliche e private nello sviluppo di un turismo sostenibile si conferma sempre più l’unica alternativa alla crisi del manifatturiero» ha spiegato l’assessore provinciale al comparto, Alberto Vettoretto, ricordando il favore alla convenzione espresso già dal suo predecessore Matteo Toscani. Soddisfatti per la sigla dell’accordo si sono detti anche il presidente della Comunità Montana del Centro Cadore, Pierluigi Svaluto Ferro, e i soci dell’azienda di Calalzo, Pierluigi Marangon e Pietro Carrara, che non hanno però nascosto i timori per i tempi di attesa per l’installazione di due maxischermi (realizzati col contributo di 25mila euro dei Comuni consorziati) e altre segnaletiche di promozione di competenza dell’Anas. «La presenza non gradita citata dal governatore Zaia» ha detto a denti stretti Bottacin alludendo all’azienda nazionale autonoma delle strade.

di Loredana Losso
(fonte: Il Gazzettino di Belluno)