Il più vecchio montanaro che si conosca: l’ “UOMO DI MONDEVAL“, il cui scheletro fu scoperto quasi per caso nel 1987, a 2200 metri di quota, in territorio sanvitese.

Una scoperta archeologica di eccezionale valore. Nel 1985, in un ampio pianoro, situato a 2150 metri di altitudine, tra il massiccio del Pelmo e i “lastoi di Formìn”, in territorio di San Vito di Cadore, è stata scoperta la tomba di un cacciatore preistorico vissuto circa settemila anni fa. Accanto allo scheletro, sistemato in posizione supina, una grande quantità di oggetti di pietra scheggiata, utensili e ornamenti in osso e denti di cervo.
Frammisti al terriccio, gli archeologi hanno trovato numerosissimi resti ossei di animali.

Il cacciatore delle Dolomiti era alto circa un metro e settanta, morto probabilmente per una frattura alla colonna vertebrale. Fu sepolto sotto un grande riparo roccioso insieme agli oggetti che gli erano stati utili in vita.

L'”uomo di Mondeval” è ora conservato nel museo di Selva di Cadore. A Mondeval però continuano gli scavi sotto la guida del prof. Antonio Guerreschi dell’Università di Ferrara.
Mondeval, magnifico sito di grande suggestione paesaggistica, è raggiungibile dal Passo Giau attraverso Forcella Giau in neanche due ore di cammino.

Testi di Bortolo de Vido
Guida e fonti storiche: Mario Ferruccio Belli, giornalista e scrittore.

Itinerario escursionistico Passo Giau – Mondeval

Video dell’archeologo Antonio Guerreschi

(fonte: altocadore.it)