Si terrà mercoledì 1 giugno alle 20,30 al Centro Giovanni XXIII di Belluno un importante incontro per ricordare il medico, alpinista e viaggiatore Giuliano De Marchi. Come molti ricorderanno, il 5 giugno di due anni fa De Marchi cadeva, perdendo al vita, durante una salita sci alpinistica in solitaria sull’Antelao.
Per ricordarlo, in questi anni sono stati organizzati alcuni appuntamenti, in collaborazione con diversi enti e associazioni. Ricordiamo gli incontri di Cortina d’Ampezzo, a Villa Buzzati e al Teatro Comunale di Belluno, appuntamenti che hanno visto la partecipazione di un grande pubblico di amici, alpinisti, colleghi di lavoro ed ex pazienti, tutti uniti dall’affetto e dalla stima per Giuliano.

In realtà, i parenti e gli amici hanno pensato di legare al suo nome anche un importante progetto umanitario che sta prendendo vita in Nepal, ai piedi di quelle grandi montagne che De Marchi ha attraversato e salito in decine di spedizioni. Negli incontri citati, infatti, il pubblico ha versato una somma significativa per la realizzazione dell’Ambulatorio Giuliano De Marchi che sta sorgendo a Kirtipur, vicino a Katmandu, in Nepal, nei pressi della grande scuola che l’alpinista e naturalista Fausto De Stefani ha costruito. De Stefani era infatti buon amico di Giuliano, con cui aveva condiviso importanti avventure alpinistiche sugli Ottomila himalayani. In questi anni De Stefani ha organizzato la raccolta fondi e la realizzazione di una scuola per centinaia di ragazzi nella periferia povera di Katmandu, contribuendo a dare un’occasione di futuro a tanti giovani.

Anche l’appuntamento del 1 giugno, organizzato con l’associazione culturale Villa Buzzati e con il Circolo Culturale Bellunese, ha questo scopo, e sarà l’occasione per De Stefani – che interverrà alla serata – per mostrare al pubblico le immagini sullo stato dei lavori e su quanto fino ad ora realizzato anche con le offerte di tanti bellunesi. Sarà anche presentato il gruppo di lavoro, costituito da tecnici e volontari bellunesi, che sta collaborando con De Stefani per l’avvio della struttura.

La serata avrà però anche un importante momento artistico e culturale, con l’esibizione di due conosciuti gruppi musicali e di due solisti. De Marchi era, tra l’altro, anche appassionato di musica e costante frequentatore degli eventi musicali cittadini. Per ricordare questa sua passione saliranno dunque sul palco del Centro Giovanni XXIII il gruppo Al Tei di Andrea Da Cortà, i Barbapedana, e i musicisti Foad Ahmadvand e Andrea Zuin, per una serata di musiche tradizionali dal mondo.
Il gruppo Al Tei attivo da più dio dieci anni sul territorio nazionale, propone musiche dalla tradizione locale rivisitate nonché composizioni di Andrea Da Cortà, attraverso il suono e le atmosfere di strumenti antichi..
I Barbapedana sono un gruppo storico di Caerano San Marco, da più di trent’anni sulla scena folk europea: proporranno musiche dalla tradizione tzigana ed ebraica, con qualche incursione nella tradizione balcanica.
Foad Ahmadvand, giovane musicista iraniano residente a Venezia, suonerà musiche persiane con il santoor, la tradizionale ed antichissima cetra dal suono affascinante, mentre Andrea Zuin chitarrista ed etnomusicologo di Treviso, eseguirà brani dalla tradizione del Sud America e del Sud Italia .
Sarà dunque una serata all’insegna dell’universalità della musica e del messaggio che essa porta.

L’ingresso alla serata è libero, ma è ovviamente gradita un’offerta per il progetto in corso di realizzazione in Nepal. Per informazioni e collaborazione al progetto rivolgersi ai numeri 0437 31628 – 329 1464309 – Email: mat.vale@libero.it