Si terrà stasera a Valle di Cadore il secondo incontro tra gli amministratori della valle del Boite per organizzare gli eventi collaterali al Giro d’Italia.
L’edizione 2012 del Giro prevede due tappe in Valle del Boite: la 17ª di mercoledì 23 maggio da Falzes a Cortina e la 18ª da San Vito a Vedelago. Obiettivo unanime dei comuni da Cortina a Calalzo è quello di valorizzare la pista ciclabile “La lunga via delle Dolomiti”. Una prima riunione si è tenuta la scorsa settimana e oltre alle amministrazioni erano presenti Renzo Minella di “Dolomiti Turismo” e il giornalista Rai Bepi Casagrande. «Il nostro intento», spiega l’assessore al Turismo del comune di Borca, Giancarlo Sala, «è quello di valorizzare al massimo la pista ciclabile. Abbiamo l’opportunità di sfruttare la vetrina che il Giro ci regalerà e quindi stiamo lavorando per organizzarci al meglio. La ciclabile sarà il filo conduttore degli eventi che ogni Comune intende proporre per la settimana prima e quella successiva alle tappe previste a Cortina e a San Vito. L’idea è che ogni territorio sviluppi la sua specificità, ma si lavorerà uniti per portare a termine un progetto condiviso di riqualificazione della ciclabile».
Sul tavolo ci sono varie questioni. La prima è inerente la segnaletica che gli amministratori locali vorrebbero fosse univoca, chiara, e almeno in due lingue da apporre su tutta la ciclabile. «In merito a questo progetto», ammette Sala, «si erano già avuti degli incontri sia in Provincia che in Regione con i vertici di Veneto Strade e devo ammettere che c’è stato qualche intoppo in quanto appunto la segnaletica nuova ancora non c’è. Ora l’augurio è che sfruttando le tappe del Giro si acceleri la posa di cartelli chiari che diano indicazioni ai ciclisti e anche qualche cenno storico sulle località che stanno attraversando».
La seconda questione riguarda la gestione della ciclabile. Se ne occupano i Comuni e le Comunità montane, ma gli amministratori locali stanno valutando se sia il caso di affidare la gestione e la manutenzione della “Lunga via delle Dolomiti” a dei privati, a delle società o a delle cooperative. «Bisognerà analizzare i costi», dice Sala, «ma avere una gestione unica del tratto da Cortina a Calalzo riteniamo, se fattibile, possa garantire degli sviluppi alla ciclabile. Dobbiamo distinguerci dagli altri e sfruttare le nostre specificità. La nostra ciclabile credo sia la più bella d’Europa e sicuramente va valorizzata. I numeri dei passaggi sono buoni e dimostrano come impegnare risorse sulla ciclabile sia un buon investimento. A San Vito il conta passaggi segna infatti più di 100 mila ciclisti a stagione. Ora per l’arrivo del Giro cercheremo di sistemare i passaggi dove la ciclabile è carente e di valorizzarla al massimo anche con la creazione di eventi ad hoc».
Alessandra Segafreddo – Fonte: Corriere delle Alpi