Ci sono molti modi per raccontare la storia degli occhiali e degli oggetti correlati alla vista.
Il libro “Occhiali e dintorni” ha scelto di far parlare soprattutto le immagini delle straordinarie collezioni del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, che comprendono oltre 4mila reperti, esposti a rotazione in uno spazio avveniristico; un edificio di vetro e acciaio che fa da contraltare all’antica dimora natale in legno e pietra del pittore Tiziano Vecellio.
Il percorso indicato dai vari capitoli del libro si snoda attraverso curiosi passaggi da un’epoca a un’altra, da un contesto a un altro per creare una sorta di continuità tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Le chiavi di lettura sono molteplici e rappresentano semplicemente un varco per accedere a questo affascinante mondo legato alla vista, in assoluto uno dei sensi più importanti.
Le parole sono quindi solo un pretesto per esprimere l’importanza di un’invenzione come quella degli occhiali particolarmente rivoluzionaria, non solo dal punto di vista estetico e funzionale ma anche culturale. Infatti la loro creazione, avvenuta sicuramente in Italia nel XIII secolo, è legata principalmente a un’esigenza di carattere pratico e soprattutto alla necessità da parte dei monaci di poter consultare i testi sacri e svolgere il loro lavoro di amanuensi. Un oggetto che nel tempo ha subito diverse trasformazioni, prestandosi a varie interpretazioni, spesso contraddittorie.
Necessari ma anche superflui, protesi ma anche accessori di tendenza, gli occhiali hanno attraversato con nonchalance secoli, epoche e mode reinventandosi continuamente, sono diventati simbolo di trasformazioni sociali, hanno definito look estremi, comunicando segnali di appartenenza e di ribellione. Amati da rockstar e stelle del cinema sono perfino entrati per sempre nel mito e nell’immaginario collettivo. Il libro “Occhiali e dintorni” celebra quindi un’invenzione che ha cambiato il modo di vedere e di guardare, esplorando però anche altre situazioni e contesti limitrofi da cui sono nati oggetti funzionali, estetici ma anche solo simbolici che ancor oggi rappresentano un insuperabile esempio di bellezza, ingegno e maestria artigianale.
Tutte le foto presenti nel libro sono state realizzate da Baggiofotostudio.