A tre anni dall’evento “Le Dolomiti Abbracciano L’Africa”, quando oltre 6000 persone si erano riunite ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo per formare una grande catena umana e stringere in un immenso abbraccio le montagne simbolo delle Dolomiti per chiedere ai Grandi della Terra riuniti a L’Aquila di rispettare gli impegni nei confronti dei Paesi del Sud del Mondo, arriva un inatteso e importante riconoscimento da parte della rockstar irlandese Bob Geldof.
Bob Geldof è conosciuto in tutto il mondo come il padre fondatore dei concerti benefici: nel 1984, assieme a Midge Ure scrisse la canzone “Do They Know Is Christmas” che venne cantata dai migliori artisti britannici dell’epoca riuniti in un gruppo che venne chiamato Band Aid che sfondò le classifiche e i cui proventi andarono in aiuto delle popolazioni africane colpite dalla carestia. Nel 1985 Bob si dedicò anima e corpo all’organizzazione del Live Aid, concerto rock trasmesso in mondovisione al quale parteciparono i maggiori artisti mondiali; nel 2005 ha promosso una nuova edizione dell’evento, chiamata Live 8, una serie di 10 concerti organizzati nelle nazioni appartenenti al G8, che ha riunito artisti provenienti da tutto il mondo e milioni di fan; attualmente è insieme a Bono il fondatore della One Campaign.
Bob Geldof è stato tra gli artisti protagonisti a Dublino all’evento Electric Burma, durante il quale Bono ha consegnato il premio “Award of Conscience” di Amnesty International al Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi; proprio nel backstage dell’evento Geldof ha incontrato Tatiana Pais Becher, organizzatrice e ideatrice di “Le Dolomiti Abbracciano L’Africa” insieme all’ ONG Associazione Gruppi “Insieme Si Può”, ospite di Electric Burma insieme all’amico Wuer Kaixi, dissidente cinese in esilio, leader degli studenti nella rivoluzione di Tienanmen nel 1989.
Tatiana ha avuto così il privilegio di dialogare a lungo con Geldof e durante il colloquio gli ha parlato della catena umana organizzata alle Tre Cime nel 2009, evento che ha varcato i confini internazionali, tanto che Geldof ne era già a conoscenza e,dimostrando grande interesse, ha chiesto informazioni sulle sue modalità di organizzazione e sulla partecipazione delle 6000 persone. Geldof si è congratulato con Tatiana chiedendo di essere immediatamente informato su una eventuale seconda edizione di “Le Dolomiti Abbracciano L’Africa” e lasciando i suoi contatti all’auronzana. Grande la gioia e l’emozione dell’ex assessore alla cultura di Auronzo, che mai si sarebbe aspettata tale interesse e entusiasmo da parte della rockstar irlandese.
L’evento era stato organizzato dal Comune di Auronzo e dalla ONG Associazione Gruppi “Insieme Si Può” e aveva ottenuto il patrocinio e l’adesione di una trentina di enti e associazioni umanitarie nazionali e internazionali, oltre ai messaggi di sostegno giunti dalle più alte cariche dello Stato, come il Presidente Giorgio Napolitano e il Presidente della Camera Gianfranco Fini, l’adesione di Walter Veltroni, Romano Prodi, padre Alex Zanotelli, di numerosi artisti, da Bono degli U2 ai Negrita, da Francesco Baccini all’irlandese Liam O’Maonlai, la presenza del Vescovo di Belluno-Feltre Giuseppe Andrich, del Prefetto Provvidenza Raimondo, dell’olimpionico Pietro Piller Cottrer, di Moni Ovadia, Gulatiero Bertelli, Edoardo Pittalis, Paolo Pobbiati presidente di Amnesty International, Fabio Salviato di Banca Etica, l’alpinista Fausto De Stefano, di molte autorità e la collaborazione di oltre 350 volontari.