Due giornate straordinarie, quelle di sabato e di domenica, che hanno riportato indietro nel tempo l’immagine di Cibiana, grazie alla collaborazione dell’intero paese che si è stretto attorno ai suoi murales. Un paese proiettato nel futuro, ma ancora fortemente agganciato al passato ed al presente. E neppure i forti temporali scatenatisi nel corso di entrambi i pomeriggi hanno rovinato la festa.
La manifestazione, nata come riempitivo di un fine settimana di metà estate, in attesa dei festeggiamenti del patrono San Lorenzo, con il tempo ed il lavoro dei molti volontari è stata trasformata in una kermesse che è uscita dal paese, per riempirsi di contenuti tradizionali provenienti da località molto simili a Cibiana e legate ad essa a doppio filo, come nel caso di Zoldo – fornitore del metallo per le chiavi – oppure Erto, “gemellato” per la lavorazione del legno e dei scarpet. Non per nulla i banchetti con questi ultimi articoli sono stati posizionati proprio davanti al murale che ne ricorda la storia.
Prevista come manifestazione che a rotazione deve toccare le tre frazioni (Masariè, Cibiana di Sotto e Pianezze), quest’anno eccezionalmente è stata ripetuta a Masariè, dove si era già svolta di recente, per far conoscere ai visitatori la grande novità cibianese: il Centro di cultura della montagna, aperto in quella frazione recuperando un vecchio fienile. E il collegamento con Zoldo per via del ferro necessario per costruire le chiavi è stato richiamato da più espositori. Importante anche la presenza di Luigi De Podestà, in rappresentanza dei mielatori che sui prati di Cibiana si sfidano ogni anno per ottenere il miele migliore. La manifestazione, nonostante la pioggia, si è conclusa alla grande domenica con un successo di popolo che è andato in crescendo fino a notte, con musica, boccali di birra e allegria.
di Vittore Doro
Fonte: Corriere Delle Alpi