Per Bortolo Mainardi, commissario della Tav, non ci sono dubbi: non ci sono le risorse per realizzare il Passante “Alpe Adria” da Pian di Vedoia a Macchietto.
«È inutile illudersi. Se un piccolo sogno possiamo permettercelo è quello che con il project financing si possa allungare l’A27 fino a Longarone, poco sopra, quindi come circonvallazione a pagamento». Una doccia fredda, anzi gelida per colui che anni addietro aveva progettato il collegamento tra Pian di Vedoia ed Amaro, in Friuli, ovvero tra l’A27 e l’A23, per dare uno sbocco a Nord all’”incompiuta”, la Venezia Monaco.
Per Mainardi non ci sono i soldi neppure per realizzare il sospirato ponte di Cibiana, come è negli auspici del sindaco Eusebio Zandenel. «In tempi come questi va fatta una grande operazione-verità: soldi pubblici per fare grandi opere non ce ne sono più. Lo testimoniano i ritardi per la stessa Tav». Di più: lo certifica pure la disponibilità di solo 2 miliardi per la Torino-Lione, come da recente accordi tra i governi italiano e francese.
I 21 km di autostrada sono troppo costosi, a dire del professionista, e mai potrebbe compensarli il pedaggio a meno che non fosse astronomico e che tutto il traffico della statale fosse deviato sul passante. Cosa evidentemente impossibile. Basti solo ricordare che le due “canne” sotto la montagna costano 45 milioni a km. Impraticabile, quindi, anche il project financing. Non impossibile, invece, l’operazione fino al superamento di Longarone, quindi a Castellavazzo. Circa 21 chilometri di autostrada alpina, per oltre la metà in galleria: questo dovrebbe essere il passante ipotizzato dalla Regione. Il via libero della Commissione regionale di Valutazione di Impatto Ambientale regionale c’è stato, manca quello della Soprintendenza ai beni culturali, che non è scontato. Manca pure l’approvazione del progetto preliminare da parte del Cipe.
Dopo si passerà alla gara europea per individuare a chi affidare la gestione e la realizzazione dell’opera, che è prevista in quattro anni.
«Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 l’infrastruttura sarà terminata: modernissima, senza barriere e con una modernissima forma di esazione, sicura, utile a tutti, speriamo con il massimo allargamento della gratuità per i residenti»; così ha assicurato a suo tempo l’assessore regionale Renato Chisso. La realizzazione del Passante Alpe Adria, che comporterà un investimento da 1,2 miliardi di euro senza nessun costo per le casse pubbliche, «va anche colto come occasione per dare risposta alle richieste di infrastrutturazione delle comunità locali – aveva aggiunto Chisso – rispetto alle quali c’è la disponibilità della Regione a intervenire, anche verso l’Anas e il Governo, per risolvere le situazioni di pesantezza segnalate».
Dal punto di vista delle procedure, l’intervento era inserito in Legge Obiettivo. L’opera avrebbe dovuto avere tre svincoli: quello all’altezza di Pian di Vedoia, a Longarone e, appunto, a Macchietto a Pian de l’Abate. Il tracciato interessa i Comuni di Longarone, Castellavazzo, Ospitale e Perarolo. La lunghezza complessiva dell’asse principale è di circa 20,7 km. Negli ultimi tempi si era discusso attorno ad una modifica, contestata da Perarolo, sull’ultimo svincolo.
di Francesco Dal Mas
Fonte: Corrierealpi.gelocal.it