E’ mancato l’altro ieri Vittore De Sandre. Intorno all’una il presidente della Cm Valboite, consigliere comunale a San Vito e sindaco del paese per quattro mandati si è spento all’ospedale di Pieve di Cadore. De Sandre era malato da tempo, aveva un tumore che cercava con ogni forza di combattere. Aveva subito un intervento e si era sottoposto ad un ciclo di chemio terapia. Venerdì pomeriggio stava male ed i familiari hanno chiamato l’ambulanza che lo ha accompagnato al nosocomio. In tarda mattinata si è spento. La triste notizia a San Vito è iniziata a circolare nel pomeriggio lasciando l’intero paese nello sconforto.
Non solo a San Vito, ma in tutta la valle del Boite e nel Bellunese, la scomparsa di De Sandre ha provocato dolore.
De Sandre, classe 1940, era molto noto. Si avvicinò alla politica negli anni ’60 quando, appena maggiorenne, come amava raccontare, andava ad assistere i consigli comunali.
Fu per anni un militante del Partito Socialista nel quale seguiva la corrente di Riccardo Lombardi. Fu sindaco a San Vito dal 1975 al 1980 e poi per tre mandati consecutivi dal 1990 al 2004. Fu poi capogruppo di minoranza e, alle ultime elezioni, fu eletto col gruppo di Andrea Fiori. Inizialmente fece il vice sindaco mettendo a disposizione di Fiori e della “Nuova Generazione” la sua esperienza; poi si dimise dalla giunta per andare a presiedere la Comunità Montana, e in consiglio rimase come consigliere. Lavorò per anni, sino alla pensione, come impiegato delle Poste; era anche giornalista, iscritto all’albo dei pubblicisti del Veneto dal 1977.
«Una notizia che ci addolora», dice Fiori, con voce spezzata, «l’avevo sentito giovedì e si capiva che il secondo ciclo di chemio lo aveva provato. Non avrei mai pensato però che se sarebbe andato così in fretta. Era un grande uomo e un grande politico. Ha affrontato con noi la nostra avventura alle ultime elezioni, era sempre presente e disponibile. Ci mancherà, ci stringiamo al dolore della famiglia e della comunità, non c’è altro da aggiungere». In Cm si stava avverando uno dei grandi sogni di De Sandre, ossia quello di creare un Comune unico della valle del Boite. Nelle ultime interviste che aveva rilasciato con la sua consueta gentilezza aveva parlato delle Unioni montane come del passaggio obbligato prima della nascita del Comune Unico, un’idea che De Sandre fu tra i primi a lanciare ancora negli anni ’90.
«Era riuscito a far rientrare Valle in Cm», ricorda il vice presidente dell’Ente, Esusebio Zandanel, a nome di tutto il consiglio comunitario, «e ora non potrà assistere ai passaggi successivi. Vittore lascia un vuoto incolmabile. Era bello lavorare con lui, e molto semplice. Era una persona limpida, gentile, era facile andarci d’accordo. Abbiamo lavorato insieme gli ultimi anni in Cm e per noi è stato un onore».
Commosso anche Oscar De Bona, il presidente di “Longarone Fiere”, che con De Sandre ha condiviso 25 anni di avventure politiche.
«Era un grande amico», ricorda, «una persona speciale. Ho sempre avuto un buon rapporto con lui. Ci mancherà».
Un uomo che ha insegnato tanto, come ricorda Lionello Bellotti, vice sindaco a San Vito proprio con De Sandre.
«Vittore era un uomo di grande pulizia interiore, di grande onestà. Chi lavorava con lui si innamorava della politica. Era leale e sincero. Ha sempre agito chiedendosi se una scelta era conveniente per il paese e a San Vito ha dato tanto. E’ stata una persona preziosa per il paese». De Sandre lascia la moglie Franca, i figli Marta e Lorenzo ed i nipoti.
di Alessandra Segafreddo
Fonte: Corrierealpi.gelocal.it