E’ notizia di questi giorni che la Comunità Europea ha liberalizzato la coltivazione di sementi Ogm di alcune colture quali la patata ed il mais. A differenza di altri Stati membri – che hanno immediatamente adottato misure cautelativa mettendo in atto la cosiddetta “clausola di salvaguardia” – l’Italia non si è pronunciata, autorizzando di fatto e da subito la coltivazione Ogm.
Anche nel bellunese, come nel resto del territorio, siamo preoccupati. La situazione venutasi a creare sta mettendo a repentaglio il futuro della biodiversità e delle colture tradizionali, con la perdita delle sementi esistenti (mais Sponcio, Storo, Cinquantino, Fiorentin, Marano, Bianco perla e molte altre qualità sono in serio pericolo), e di fatto sta permettendo alle multinazionali – Monsanto in testa – di condizionare il mercato agroalimentare e di conseguenza la vita dell’essere umano con un regime di monopolio alimentare.
Ci ritroviamo disarmati di fronte ad uno Stato immobile ed insensibile a questi temi: la coltura Ogm, oltre ad arricchire le casse delle multinazionali, è una coltura irresponsabile che non guarda alla qualità bensì alla quantità, senza tener conto delle conseguenze e delle responsabilità del domani.
Togliendo la possibilità di riprodurre il seme, la coltura Ogm costringe gli agricoltori ad acquistare le sementi di anno in anno e riesce a creare una “dipendenza”, ha bisogno di maggior quantità d’acqua e mette a rischio estinzione tutte le altre colture tradizionali contaminandole e innescando un processo irreversibile di dipendenza anziché di autosufficienza alimentare.
Se nella coltura della patata l’interesse è minore, dovuto ad un minor guadagno per i produttori di semenze, non lo è invece per il mais che, oltre ad arrivare sulle nostre tavole, viene usato anche per la produzione di mangimi per animali e a sua volta ritorna nel ciclo alimentare tramite la vendita della carne.
Tutto questo passa inosservato per mancanza di conoscenza diretta da parte dei cittadini nonché per un’informazione sorda che non rivela appieno la realtà attuale, lasciando noi tutti in mano agli speculatori certamente non interessati alla tutela del territorio ed alla salute dei cittadini.
Movimento 5 Stelle Belluno-Feltre-Cadore-Alpago