Quasi trecento persone per un Ferragosto a suon di musica al Rifugio Carducci, all’insegna dei Pink Floyd. Lo hanno organizzato Giuseppe (Bepi) Monti, gestore del rifugio, e Andrea Gracis con la partnership di NuovoCadore.
E c’è chi è arrivato in elicottero/taxi. «Un esperimento davvero interessante ed era difficile ipotizzare un’affluenza così alta. La montagna, l’alta montagna, quest’anno» dicono «ha fatto davvero concorrenza al mare, dove di solito i più si riversano il giorno di ferragosto. Noi abbiamo lanciato una sfida temeraria: lasciar perdere gli ombrelloni, l’anguria e le code in autostrada e raggiungere invece il rifugio Carducci per un interessante ed inedito Ferragosto psichedelico. Anche mettendo in conto tre o quattro ore di ascesa».
L’appuntamento sotto la Croda dei Toni è stato accolto dunque da tantissimi appassionati di montagna e di musica. «Per interpretare le atmosfere ed i caleidoscopi di colore delle Dolomiti, in una giornata piena di sole e solo velata di tanto in tanto da qualche nube passeggera, non potendo ovviamente contare su David Gilmour, mitico leader dei Pink Floyd, abbiamo pensato di invitare a suonare i Pink Size, tribute band di Vittorio Veneto molto amata dai più accesi fan della band inglese». Insomma, chiudendo gli occhi, sembrava di essere nel bel mezzo del mitico concerto di Venezia dei Pink Floyd, datato luglio 1989. Ed accanto alla musica, con un’acustica eccezionale garantita dal magnifico anfiteatro che circonda il Carducci, si è esibito anche l’A-Team (Armin Holzer, Alex D’Emilia e Aldo Valmassoi) che hanno ‘danzato’ incredibilmente in alto, in equilibrio lungo le slackline, corde elastiche tese tra 2 rocce, dove hanno camminato in equilibrio sfidando il vuoto di centinaia di metri.
Tanti gli appassionati (fra questi anche il vice sindaco di Auronzo, Anna Vecellio Del Monego) partiti di buon mattino e, gambe in spalla, si sono presentati al Carducci in tempo per il concerto di due ore e mezza. Fra i successi della band inglese, non potevano mancare, nell’interpretazione suggestiva dei Pink Size e della corista Silvia Smaniotto, le famosissime “Shine on you crazy diamond”, “Wish you were here” e “The Wall”, replicata nel bis finale, con ballo scatenato. Il pubblico è salito un po’ da tutte le parti ma c’è stato anche chi ha scelto una via più comoda: un elicottero/taxi, con partenza dai prati di Giralba.
di Stefano Vietina (fonte: Corriere delle Alpi)
Di seguito il servizio che Sky TG 24 ha dedicato all’evento: