Per i giovani la sfida di oggi non è più partire verso mete esotiche o metropolitane alla ricerca della fortuna, ma è provare a rimanere in montagna e dimostrare di essere in grado, con le proprie forze, di avviare o portare avanti un’attività. E se questa attività ha il sapore dei tempi passati, oltre alla sfida economica si aggiunge anche la sfida di ridare vita a lavori che sembravano ormai desinati a morire sotto il peso del sistema industriale che schiaccia le piccole imprese.

A Val Visdende, valle incontaminata e gioiello naturalistico racchiuso fra il Comelico, Sappada e l’Austria, ai margini del confine di stato, troviamo una piccola malga lungo la conosciuta Strada della Malghe: stiamo parlando di Malga Dignas ed abbiamo chiesto a Elvio Casanova Borca, giovane ragazzo classe 1988, di raccontarci la sua avventura.

dignas1“Abito a Costalta, nel comune di San Pietro di Cadore, e da molte generazioni la mia famiglia alleva bovini e lavora nel settore ma nel 2006, quando ho terminato la scuola, abbiamo deciso di incentivare la piccola attività che avevamo, composta da appena 3/4 capi, e di investire nel settore agrituristico. Così abbiamo pensato di prendere una malga in affitto e di ristrutturarla e adibirla a struttura ricettiva con annesso ristorante. L’attività è cresciuta e dopo 8 anni abbiamo circa 60 posti a sedere e 20 posti letto, produciamo formaggi e salumi, abbiamo una sessantina di bovini a pascolo e una quindicina di proprietà, oltre ai maiali e alle galline.” Elvio ci lavora a tempo pieno dedicando tutte le sue giornate al bestiame e “per quanto riguarda le aperture della malga si va da metà giugno a fine settembre tutti i giorni, i week end di ottobre e le festività di Natale dal 27 dicembre all’8-9 gennaio e qualche fine settimana su prenotazione per i gruppi”

Tanti sacrifici e poco tempo libero, ma la bellezza indiscussa di Val Visdende e le soddisfazioni di un’attività immersa nella natura possono ancora dare soddisfazioni, anche ai giovani.