Per i treni regionali del Veneto ci sarà una sorpresa natalizia: il cosiddetto orario cadenzato. La cosa riguarderà anche la provincia di Belluno e da Calalzo e comporterà la soppressione di collegamenti diretti con la pianura e il conseguente obbligo di cambio treno per i viaggiatori diretti a Venezia. La Regione Veneto ha preso questa decisione in quanto nel quadrilatero Mestre-Treviso-Castelfranco-Padova prenderà il via la prima fase della creazione del Sistema ferroviario metropolitano regionale di cui, solo in una terza fase, riguarderà la provincia di Belluno con un progetto non finanziato per il decennio 2020-2030. La Regione ha quindi deciso di passare all’orario cadenzato che consiste in un’offerta omogenea nei due versi di percorrenza nell’arco della giornata e il tutto non solo per il quadrilatero, ma anche per tutto il Veneto.
Per questo l’assessore regionale alla mobilità, Renato Chisso, ed il gruppo tecnico di lavoro di Trenitalia stanno studiando i nuovi orari per il progetto che prevede l’inserimento di treni regionali veloci verso la pianura con un’intensificazione e miglioramento del servizio. Nel concreto per ora il progetto per la provincia di Belluno prevede sulla tratta Belluno-Padova 13 corse al giorno velocizzate sulla tratta Castelfranco-Padova; 9 corse al giorno bidirezionali Belluno-Calalzo; 13 corse bidirezionali Belluno-Conegliano; dei servizi spot via Feltre per collegarla a Belluno e Treviso. Il sabato le corse dovrebbero diventare 10 sulla tratta Belluno-Padova e Belluno-Conegliano; 8 Calalzo-Belluno e la domenica rispettivamente 9,6 e 7.
Il tutto comporterà maggiori cambi e presumibilmente maggior tempo per i viaggi.