Le Dolomiti hanno catturato l’attenzione dei visitatori al Louvre, nel padiglione dedicato all’arte contemporanea precisamente nella sala del “Carrousel du Louvre” situata sotto la piramide di vetro dal 25 al 27 ottobre. Ciò è stato possibile grazie alle opere di Roberto Bianchi “Un’esperienza fantastica. Ho esposto le mie opere in diversi e suggestivi posti del mondo come Las Vegas o Abu Dhabi, ma aver partecipato a questo meraviglioso evento al Louvre è impareggiabile”.  È soddisfatto Roberto di aver portato le sue tele che ritraggono le Dolomiti nel museo più bello della terra. “Per me” aggiunge il pittore cibianese di nascita, ma con un atelier a Vodo di Cadore “portare a Parigi questo simbolo del patrimonio dell’umanità, è stato un atto dovuto”. Alla mostra hanno partecipato circa 500 tra pittori e gallerie, provenienti da tutto il mondo, rappresentando diversi stili e tendenze “Ho potuto partecipare grazie all’invito recapitatomi da un collega brianzolo, conosciuto durante una mostra collettiva nei pressi di Cuneo. Aveva visto i miei lavori e ne era rimasto sorpreso. Così mi ha voluto con sé”. Dal Louvre, Roberto Bianchi è tornato entusiasta e con tanta voglia di fare: “oltre a questa grande esperienza, ho portato una novità: il mio nuovo mondo del surrealismo. Ora sento il bisogno di innovazione, e credo che questo genere si confà proprio al mio stile di pittura”.

Roberto Bianchi vive a Cibiana di Cadore e dopo aver terminato gli studi presso l’Istituto Professionale ha iniziato a dedicarsi alla pittura a tempo pieno, trasformando la sua vocazione e passione nel lavoro di decoratore e pittore naturalista; i suoi quadri sono esclusivamente ad olio e la tecnica è realistica. “Sin da bambino sono sempre stato attratto dalla natura alpina in generale, della flora e dai colori delle rocce, ma in particolare della fauna selvatica. Appena ne avevo l’occasione mi facevo accompagnaRoberto-Bianchi-pittore-artistare nei boschi e sulle montagne, dove in mezzo a paesaggi meravigliosi e incontaminati spiavo gli animali selvatici come i cedroni, i camosci, i cervi, i caprioli e i galli forcelli per poi poterli riprodurre disegnandoli. Sono completamente autodidatta, non ho mai seguito nessun corso di pittura ne tanto meno ho avuto la fortuna di avere dei maestri illustri che potessero consigliarmi o insegnarmi qualcosa”. Oltre che in molte parti d’Italia ha esposto anche all’estero grazie alle presenze presso i poli fieristici di Brescia, Norimberga, Salisburgo, Nevada, Abu Dhabi, Dortmund, Las Vegas, Harrogate Yorkshire.. Da marzo 2008 a marzo 2010 ha allestito un’esposizione di alcune opere nella Beretta Gallery a Milano e nelle stagioni estive è sempre presente a Cortina.

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