«Nella rete ciclo-turistica bellunese mancano alcuni tasselli a completare la direttrice est-ovest della nostra provincia. Ecco perchè ho fatto inserire nel bilancio regionale un articolo che ne prevede il finanziamento». Così Matteo Toscani di “Lista per Tosi” che rilancia il tema dell‘ufficio di Mobilità Ciclistica, che ha visto la luce grazie ad un suo emendamento, approvato giovedì scorso a Palazzo Ferro-Fini.

«Il neo-nato ufficio regionale di Mobilità Ciclistica credo possa già avere una prima grande sfida bellunese sul tavolo, non appena verrà approvato il mio emendamento al bilancio del Veneto (la settimana prossima l’ultima discussione a palazzo Ferro-Fini, ndr.), che prevede un finanziamento per la rete ciclo-turistica della nostra provincia». L’intento è quello di completare anche il secondo asse di piste ciclabili molto frequentate, che possano avere un raccordo con quelle internazionali: per la dorsale est-ovest, il riferimento è a un primo tratto iniziale che conduce a Limana e poi un secondo che unisce Busche e Feltre.

«Si tratta di collegare le Dolomiti con Venezia, in una direzione, e Belluno con l’Europa, dall’altra – ha detto ancora Toscani. Le potenzialità economico-turistiche possono avere un impatto più che positivo per la nostra terra, specie se si introducessero interessantissime varianti tematiche, come ad esempio, l’anello attorno al lago del centro Cadore. Non va poi dimenticato che le ciclabili hanno permesso un miglioramento della qualità della vita, visto che molti sono i cittadini che scelgono di spostarsi attraverso questi percorsi per le due ruote».
«In un’ottica di ampio respiro, l’ufficio di Mobilità Ciclista diviene quindi il centro nevralgico dell’intero sistema e gli amici della Fiab potrebbero avere un ruolo determinante nel suo sviluppo e nella sua promozione. D’altronde, saranno proprio loro ad inaugurare, il prossimo 23 maggio, la ciclabile che uscendo da Sottocastello (Pieve di Cadore), permette di imboccare la “Cavallera” e scendere a Perarolo, evitando il pericoloso attraversamento della statale in prossimità del ponte Cadore; e poi La Gardona (dopo Termine di Cadore), risolta con un’ardita pista che porta verso il ponte Malcom sul Piave e fa evitare un altro terribile attraversamento della statale con successiva salita strettissima verso Castellavazzo».

«Da parte mia, non posso che ringraziare la Fiab per il ruolo propositivo e di stimolo che continua a mantenere nello sviluppo della rete ciclabile provinciale e regionale», ha concluso Toscani. E proprio la Fiab bellunese, attraverso il suo coordinatore provinciale, Bortolo Calligaro, esprime «soddisfazione per la realizzazione dell’ufficio regionale di Mobilità Ciclistica, voluto da Matteo Toscani. Auspico che questa istituzione possa far superare la mancanza di coordinamento fra le varie realtà del territorio, così da dare uno sviluppo organico alle iniziative dei singoli che – uniti – potrebbero portare nuova linfa al ciclo-turismo bellunese. Con una regia centrale, si potrà proseguire il progetto per la Feltre-Belluno, tralasciato in passato nonostante i tentativi di un coordinamento condiviso».