C’é qualcosa di molto profondo nella Catena Umana come atto di solidarietà e protesta. Quando unisci le tue mani a quelle di un’altra persona stai contemporaneamente compiendo un’azione a sostegno di qualcosa in cui credi e circondando un luogo o unendo due luoghi insieme. Sei allo stesso tempo con qualcosa/qualcuno e contro qualcosa/qualcuno.
La Catena Umana che cingerà le Tre Cime di Lavaredo nelle magnifiche Dolomiti domenica 13 settembre farà vedere al mondo intero che le genti delle Dolomiti e i loro amici sulla Terra sostengono la Libertà, la Giustizia e la Pace e un mondo in cui i Diritti Umani vengono rispettati.
Ogni Catena Umana è senza dubbio potente e la sua natura è anche non violenta. Coloro che la formano dimostrano di avere a cuore l’ingiustizia e rendono la loro delusione e partecipazione visibile, ma rendono anche evidente il legame di ogni individuo con l’altro e con un’umanità condivisa, cosa spesso scontata. Viene inoltre messa in risalto l’abilità umana di utilizzare sia l’immaginazione sia l’empatia. Se vogliamo creare un mondo dove i Diritti Umani vengono rispettati, la Giustizia assicurata e la Pace e la Libertà siano realtà dobbiamo prima immaginarlo e poi crearlo.
Amnesty International, che celebra quest’anno in Italia il suo 40° anniversario, è nata dall’immaginazione di un unico uomo, l’avvocato inglese Peter Benenson, che credeva che, come individui, ognuno di noi avesse la responsabilità di aiutare i meno fortunati e di agire in difesa dei diritti umani.
La storia delle Dolomiti durante la Prima Guerra mondiale dovrebbe rammentare a tutti noi l’inutilità della guerra, stato in cui i diritti umani vengono disprezzati. Nei 54 anni da quando Amnesty è stata fondata la candela simbolo dell’organizzazione ha acceso una luce sugli abusi dei diritti umani nel nostro pianeta e i suoi 7 milioni di iscritti e sostenitori in tutto il mondo continuano a organizzare campagne e azioni per un mondo in cui i diritti di ogni individuo vengano rispettati. La candela di Amnesty è come “La Lanterna del Biancospino” del poema del Premio Nobel alla Letteratura irlandese Seamus Heaney:
“Povera luce per povera gente,
che chiede solo che preservino
dal morire il lucignolo della dignità”
“Ognuna delle persone che il 13 settembre si unirà a noi e contribuirà a formare la nostra Catena Umana per i Diritti Umani diffonderà una piccola onda di speranza e tutti insieme possiamo abbattere i muri dell’ingiustizia, proteggere la giustizia e assicurare la libertà per tutti. Siamo molto grati ai nostri partner dell’ONG Insieme Si Può e a tutti coloro che stanno lavorando duramente per far sì che l’evento abbia successo”. Bill Shipsey, Presidente e Fondatore di Art For Amnesty