Quando si parla di gelato, in Italia e non solo, viene spontaneo fare riferimento alle vallate bellunesi del Cadore e dello Zoldano dalle quali, già attorno alla metà del 1800, prese l’avvio l’emigrazione dei gelatieri che, negli anni, hanno avuto l’indiscusso merito, non di inventare il gelato – come qualcuno può credere – ma di intraprendere, sviluppare, diffondere e far conoscere questa attività in diverse città italiane, nei Paesi del centro Europa ed anche oltre Oceano.
Questi fatti, susseguitisi dalla metà del 1800 ad oggi, come è facile intuire, hanno dato luogo a situazioni del tutto particolari non solo sotto il profilo economico, storico e culturale ma anche a livello di contatti, amicizie, relazioni e interscambi sociali ed economici tra l’area dolomitica e veneta e le tante regioni tedesche dove le gelaterie spesso costituiscono ancora oggi una vera e propria istituzione locale che si richiama alla terra veneta.
Tutto ciò solo per sottolineare la varietà di contenuti e gli elementi straordinari che questa tradizione è in grado di esprimere e con essa il territorio di riferimento dove sono depositate e possono essere ulteriormente valorizzati, con positive ricadute generali, anche gli aspetti professionali e i saperi che hanno contraddistinto l’epopea dei Gelatieri: un patrimonio che sarebbe un peccato non fosse tenuto in adeguata considerazione.
LA CICLABILE
Da queste brevi considerazioni nasce l’idea, lanciata dalla MIG di Longarone in occasione della recente inaugurazione da parte della Provincia di Belluno di alcuni nuovi tratti di pista ciclabile inseriti nel percorso Monaco-Venezia, di caratterizzare questo percorso lungo 560 Km con il gelato e l’attività di gelateria.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto comunitario transfrontaliero Interreg IV Italia-Austria 2007/2013, capofila la Provincia di Belluno con il coinvolgimento in qualità di partner delle Province di Treviso e di Venezia, la Comunità Comprensoriale Valle Isarco di Bressanone, il Consorzio turistico Achensee, il Consorzio turistico Munchen Oberbayern e il GECT Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino.
Ci sono tante motivazioni storiche ma, come dicevamo, anche opportunità promozionali ben precise. L’itinerario è quello seguito fin dalla fine del 1800 da moltissimi gelatieri delle vallate bellunesi per raggiungere le loro botteghe disseminate in tante località tedesche, ma le diverse gelaterie italiane tuttora dislocate lungo il percorso potrebbero diventare punti di riferimento informativi e promozionali per il territorio dolomitico e la pianura veneta oltre, naturalmente, a rappresentare punti di ristoro sicuramente apprezzati dai cicloturisti grazie alle indiscutibili proprietà alimentari del buon gelato artigianale.
IL PERCORSO
In Baviera e in Tirolo, la pista ciclabile Monaco di Baviera-Venezia segue il percorso già esistente della Via Bavarica Tyrolensis. Poi si prosegue sulla pista ciclabile della valle dell’Inn, passando per Innsbruck e attraverso la valle Wipptal tirolese, fino al Brennero. Da lì il percorso passa attraverso la Valle Isarco, fino a Fortezza, dove si può fare una piacevole puntatina a Bressanone, città ricca di cultura. Il percorso regolare prosegue poi in direzione della Val Pusteria, passando per Brunico e poi arrivando a Dobbiaco. Da Dobbiaco ci si muove verso Sud, nel cuore delle Dolomiti patrimonio Unesco sulla splendida Ciclabile delle Dolomiti, passando per Cortina d’Ampezzo e arrivando nell’idilliaco Cadore. Successivamente, i ciclisti lasciano le Alpi ed entrano nella fascia di pianure. Raggiungono Treviso e da lì ci sono due possibilità per raggiungere la città lagunare di Venezia: passando per la strada di campagna dalla città portuale di Mestre e da lì proseguendo in treno oppure passando dalla località adriatica di Jesolo e Punta Sabbione, proseguendo poi in traghetto direttamente per Piazza San Marco.
OPPORTUNITA’ TURISTICHE
Questo progetto è già realtà e nei prossimi anni verrà ulteriormente sviluppato, con la realizzazione di nuovi tratti di ciclabili che serviranno da collegamento e l’installazione di cartelli segnalateci. Ne é prova l’ottimo sito web già perfettamente funzionante e completo di tutte le informazioni: www.muenchen-venezia.info/it
Per il Cadore è un’occasione d’oro a livello turistico, che non deve lasciarsi sfuggire! Le località tedesche e austriache interessate, sfrutteranno al meglio il nuovo percorso: speriamo che anche il Cadore sappia riconoscere l’opportunità e investa tutta l’attenzione che merita.
LA NOSTRA PROPOSTA
NuovoCadore è dal 2011 che promuove la Lunga via delle Dolomiti con tutti i mezzi a nostra disposizione (dal sito web ciclabiledolomiti.com all’applicazione per smartphone, dai gazebi durante il Giro d’Italia ai gadget omaggio, ecc). Oggi proponiamo un tavolo di confronto e discussione tra le amministrazioni comunali, gli enti e i consorzi turistici che operano sulla ciclabile in zona Cadore (quindi San Vito, Borca, Vodo, Valle, Pieve, Perarolo e Ospitale – ma anche Cibiana e Calalzo), per discutere insieme delle azioni necessarie da compiere per sviluppare un’efficace strategia di marketing, comunicazione e promozione turistica. Perchè, lo sottolineiamo per l’ennesima volta, l’unica possibilità che abbiamo è quella di fare squadra e unire le forze. In alternativa, questo non sarà altro che l’ennesimo “treno” perso.
AGGIORNAMENTO del 18.11.2015
Abbiamo inviato la nostra proposta a tutte le amministrazioni locali e gli enti sopracitati. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Nel frattempo, ci sono aggiornamenti sul progetto della ciclabile Monaco-Venezia, che come avevamo previsto verrà sviluppata e promossa dalle altre località interessate nel progetto (QUI l’articolo di oggi de Il Gazzettino di Belluno). Il rischio per il Cadore (che temiamo), è che senza una strategia congiunta e ben definita, diventerà semplice “zona di passaggio” dei ciclo-turisti.
AGGIORNAMENTO del 6.05.2016
Lo sviluppo della ciclovia Monaco-Venezia procede. A febbraio sono stati installati dei cartelloni informativi anche in zona Centro Cadore (vedi foto) e sono sempre di più i ciclo-turisti che percorrono la Ciclabile delle Dolomiti procedendo verso sud. Ad oggi abbiamo ricevuto una sola risposta al nostro appello di organizzare un tavolo di confronto per gestire e sviluppare al meglio questa grande opportunità, dal Comune di Calalzo di Cadore. Di seguito una fotografia scattata il 6 maggio in Piazza Tiziano a Pieve di Cadore di un numeroso gruppo di ciclo-turisti che fa tappa prima di proseguire verso Longarone e oltre. Riteniamo sia sempre più urgente, creare un’offerta turistica per convincere questi turisti a fermarsi in Cadore almeno 1 notte per visitare le tantissime attrazioni naturalistiche e culturali che abbiamo a disposizione.
Fonti: uniteis.com – valleisarco.info