insieme per auronzoRiceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Gruppo di Minoranza Auronzo a firma Tatiana Pais Becher Walter Antoniol in merito al Consiglio Comunale del 30 aprile 2016

Come Gruppo di Minoranza non possiamo esimerci, in occasione di questo Consiglio Comunale in cui siamo chiamati ad approvare il bilancio di previsione 2016-2018, dal formulare alcune considerazioni politico-programmatiche sull’operato dell’Amministrazione in questi quattro anni in cui più volte abbiamo rimarcato la mancanza di una progettualità con conseguente stallo dell’attività Amministrativa.

Se mai servisse una dimostrazione di quanto asserito, é sufficiente leggere la scarna e del tutto carente relazione al Bilancio, in cui nulla viene detto sui programmi e possibili obiettivi che l’Amministrazione intende perseguire e con quali mezzi. Solo una enunciazione di cifre e numeri che si potevano comunque riscontrare nel documento tecnico contabile.
A priori riscontriamo che nessuno dei principali obiettivi che questa Amministrazione si era prefissata e aveva promesso ai cittadini ha trovato la seppur minima soluzione. Parliamo in particolar modo: dello sviluppo turistico e di Monte Agudo, dello Stadio del Ghiaccio, dell’accordo con le Regole Auronzane, dell’Urbanistica, delle opere pubbliche.
Per quanto riguarda il turismo nonostante l’introduzione della tassa di soggiorno non è stata attuata quella politica specifica tanto decantata nei famigerati “Stati generali del turismo” alla cui guida era stato incaricato, con un lauto onorario, Manfred Canins, esperto di marketing della Val Badia, la cui figura sembra essere definitivamente scomparsa. L’unica nota di rilievo in questo settore è l’istituzione della tassa di soggiorno.

Dopo tanti proclami sui media locali e un convegno di illustrazione degli innumerevoli (e anche fantasiosi) progetti di sviluppo del comprensorio di Monte Agudo, alla stampa e alle forze politiche ed economiche, nulla è seguito. Anzi l’Amministrazione ha perso il controllo della Società “Auronzo d’Inverno S.r.l.” senza che vi fosse un passaggio e una discussione nell’ambito del Consiglio Comunale. In tal modo, e se non si correrà con urgenza ai ripari, oltre a perdere turisticamente la stagione invernale e una quindicina di posti di lavoro, ci sono seri rischi di un futuro fallimento, anche con il possibile smantellamento di quelli stessi impianti a cui il Comune ha prestato garanzie ancora in essere. Anche le discussioni sul collegamento sciistico tra Auronzo e Padola, seppure annunciate in pompa magna con articoli e interviste, si sono rivelate “parole al vento”.

Sullo stadio del Ghiaccio invece è calato il silenzio più assoluto. Nulla è stato fatto se non ottenere proroghe che hanno scongiurata momentaneamente i rischi di chiusura e la futura Amministrazione si troverà questo problema incombente. Nemmeno l’accordo con le Regole, cavallo di battaglia della campagna elettorale, ha visto un seppur minimo passo avanti. Chi incautamente o con furbizia aveva prospettato facili soluzioni al contenzioso ha dovuto scontrarsi con una realtà tecnico-giuridica estremamente complessa. Dopo 9 anni dalla stipula dell’accordo del 2007 con gli Istituti Regolieri siamo al punto di partenza. Accordo peraltro revocato da questa Amministrazione, con danno, a nostro giudizio, anche per gli stessi Regolieri che in futuro troveranno difficoltà a vedersi riconoscere quanto pattuito allora, e che hanno perso gli eventuali proventi di questo lungo periodo.

In campo urbanistico nulla è stato fatto nonostante le promesse! Il PRG è lo stesso di 4 anni fa senza che sia intervenuta alcuna variante e lo stesso dicasi del Regolamento Edilizio. Vani sono stati gli appelli e i ripetuti solleciti della Minoranza affinché fosse avviata la redazione del Piano di Assetto Territoriale.
Per il connubio di incapacità amministrativa di reperire adeguati fondi , che non siano assegnati “a pioggia”, e per la mancanza di progettualità si è riscontrato un totale immobilismo dell’amministrazione sulle opere pubbliche, tanto che finora si sono portati a termine esclusivamente i lavori già appaltati e/o finanziati dalla precedente Amministrazione, mentre gli interventi di manutenzione straordinaria sono ridotti al lumicino, senza alcun progetto tangibile per il futuro della Val D’Anisei, ad esclusione della palestra. Si presenta altresì un Piano triennale delle opere pubbliche di oltre 100 milioni di Euro definito più volte il “libro dei sogni”.

Ciò che in questi quattro anni ha avuto un aumento vertiginoso sono le tasse locali che non diminuiscono nemmeno nel bilancio attuale. Al di là del gravoso gettito legato all’IMU, va ricordato: che è stata istituita da questa Amministrazione la TASI e la Tassa di Soggiorno, che è stata più che triplicata l’addizionale IRPEF ed aumentato considerevolmente la TARI. A questi aumenti di imposizione fiscale non ha, però, fatto seguito un aumento della qualità dei servizi offerti alla popolazione.

Lo scorso esercizio finanziario il gruppo di Minoranza chiese di non aumentare l’addizionale IRPEF dal 0,2 al 0,7 per cento o di non applicare la TASI ritenendo ingiustificate queste maggiori imposte. Abbiamo riscontrato a fine anno, in sede di assestamento di bilancio che c’erano entrate correnti non impegnate per ben 420 mila Euro a cui vanno aggiunti i 193 mila Euro di avanzo di amministrazione 2015 risultanti dal conto consuntivo. Importo quest’ultimo che non potrà essere usato perché finito in un fondo vincolato che si poteva evitare. In poche parole si è chiesto ai cittadini più soldi di quanto l’Amministrazione sia riuscita a spendere. Con tutte queste risorse, iscritte anche quest’anno in bilancio, si doveva abbassare la pressione fiscale o quantomeno acquistare lo scuolabus senza dover prevedere l’assunzione di un mutuo (€.150.000). Discutibile anche l’impegno, di altre risorse destinate ad opere non prioritarie quali il completamento degli scavi sul Monte Calvario (€. 114.000) e la sistemazione dei cippi di confine (€. 130.000).

Molte altre cose andrebbero discusse anche in merito alla trasparenza e partecipazione che erano stati gli elementi chiave della campagna elettorale del Gruppo di Maggioranza. Ci basta ricordare l’impegno profuso dal nostro Gruppo nell’avviare un referendum, rivelatosi quasi un plebiscito, sulla non adesione del nostro Comune all’ unione dei servizi con tutti i comuni del Centro Cadore o la decisa opposizione alla statalizzazione della scuola materna, che ha causato grande malumore e aspri dibattiti tra la popolazione e l’Amministrazione in carica. Gestione passata poi alla Cooperativa “Liceo Linguistico Cadore” senza che si sia generato alcun risparmio per le casse comunali.

Alla luce di quanto esposto, noi come Gruppo di minoranza non possiamo che bocciare questo bilancio dai deludenti contenuti di indirizzo economico e politico, riconducibili esclusivamente allo svolgimento di una ordinaria amministrazione e al mantenimento di una pressione fiscale ingiustificata, senza che emerga alcuna idea o progettualità sullo sviluppo futuro del paese.