estate tizianesca

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L’Estate tizianesca 2016 offre diverse tematiche, che racchiudono più appuntamenti: quest’anno si sono scelti gli orti e i giardini, attribuendo loro il valore di bene culturale. Naturalmente un rilievo particolare viene dato al cinquecentenario della morte di Giovanni Bellini. A celebrarlo saranno Augusto Gentili, Stefania Mason, Enrico dal Pozzolo e Gabriele Matino, che porranno l’attenzione sul pittore che inizia il Rinascimento veneziano, ma anche sulla sua bottega, nonché sul rapporto con Giorgione e Tiziano. In tal modo anche il Cadore rende omaggio al grande maestro – al quale il Cadorino si è ispirato nel periodo giovanile – inserendosi nel circuito delle celebrazioni che da Venezia si estendono a tutto il Veneto.

Continua la collaborazione con l’Ordine e la Fondazione degli Architetti e quest’anno il tema sarà la storia, la memoria e il presente: la storica Bonaiuti rilegge l’opera di Louis Khan, mentre Philippe Prost porterà la sua esperienza di urbanista e di architetto ripercorrendo i suoi interventi, nei quali la memoria diviene un elemento ineludibile del suo progettare. Per gli orti e i giardini, si propone il giardino segreto di rose di Serravalle e l’orto sinergico di Vallesina, nonché gli orti di Vinigo, che rappresentano la sua l’identità. I suoi prodotti sapientemente elaborati, saranno offerti in degustazione: un altro modo per conoscere il piccolo e caratteristico paese. Una performance musicale creerà un’atmosfera magica nel bosco di Corte di Cadore tra gli spazi di Edoardo Gellner, con itinerari e tempi stabiliti da Gianluca D’Incà, animatore instancabile di Dolomiti Contemporanee e ora impegnato nel Progetto Borca. Non poteva mancare la trattazione storica, affidata a Margherita Azzi Visentini, che presenterà i paesaggi di villa e architetture del Veneto.

Anche i laboratori per i più piccoli saranno legati al tema: si svolgeranno nel Giardino della Regina di palazzo Lazzaris di Perarolo, tra erbe officinali e profumi, con giochi e divertimenti creati appositamente da Elena Maierotti. Ai meno piccoli è dedicato un laboratorio contro lo stress curato da Susanna Da Cortà con il suo libro di paesaggi tutto da colorare. Brustolon e Besarel offrono l’occasione per far conoscere la scuola di restauro di Sedico attraverso il bel libro della Fondazione Angelini, presentato da Anna Maria Spiazzi ed Ester Angelini. Anche la nascita di Venezia sarà oggetto di trattazione attraverso la storia di Attila, il flagello di Dio per la nostra tradizione, eroe nazionale per quella ungherese. Ne ripercorre le vicende romanzate, tratte da un manoscritto medievale, la storica Elena Necchi, dimostrando che l’azione di Attila, come contropartita, favorì la civilizzazione dell’ambiente lagunare.

Per il ciclo Le mostre dei curatori Frederick Ilchmann, curatore dell’arte europoea al Fine Art di Boston, membro del
Consiglio scientifico della Fondazione Tiziano e di Save Venice, presenterà la sua mostra di Tintoretto, che aprirà in autunno a Palazzo ducale; Bernard Aikema le sue due mostre di Milano su Duerer e Bosch; Matteo Da Deppo quella
sui pittori cadorini e la Grande Guerra. Non mancano i concerti grazie alla proficua collaborazione con Dolomiti Symphonia di Delio Cassetta, che si tengono nelle molte chiese del Cadore.