“Energie Comuni”, società partecipata delle amministrazioni comunali, ha ceduto a privati la domanda in istruttoria per una centralina sul Cridola
Tra le 12 concessioni per nuovi impianti idroelettrici rilasciate dalla Provincia di Belluno nel novembre 2016, colpisce la storia della concessione sul torrente Cridola, che interessa i comuni di Domegge e di Lorenzago di Cadore.
Il primo motivo di stupore – ma non tanto visto che ormai questa è diventata una prassi – è che il Cridola, così come il Grisol (Longarone), il Ru Bosco (Cortina), l’Assola (Borca) e altri, è un torrente ancora INALTERATO, cioè in “STATO ELEVATO DI QUALITA’”.
Questi torrenti inalterati sono ormai rarissimi, meno del 5% dei corsi d’acqua italiani ed europei, e per questo motivo sono tutelati dalla normativa europea, la Direttiva Quadro delle Acque, e, almeno formalmente, dalla normativa nazionale e da quella regionale che anch’esse vietano interventi che comportino un deterioramento del loro stato di naturalità.
Invece di tenerne conto, la Provincia ha rilasciato la concessione senza valutare in alcun modo le conseguenze sul corpo idrico. Questo modo di procedere è già stato oggetto di sentenze da parte del TSAP (Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, Roma), _che recentemente ha annullato le concessioni sul Torrente Grisol (Longarone) e sul Rio Canedo (Zoldo) per analoghi motivi._
Il secondo motivo di stupore, e che più desta interrogativi e preoccupazioni in quanto costituisce *una vera novità*, è il fatto che la domanda a suo tempo presentata da “Energie Comuni”, società partecipata delle amministrazioni comunali, ora passata a BIM Infrastrutture, per la centrale idroelettrica sul Cridola sia stata ceduta da “Energie Comuni” a una ditta privata, e attualmente sia intestata a una società denominata “Cridola srl” (dettagli in coda).
Inevitabile porsi qualche domanda:
– può “Energie Comuni” cedere una domanda a un soggetto privato?
– i sindaci di Domegge e di Lorenzago ne sono al corrente, e sono d’accordo?
– i cittadini di Domegge e di Lorenzago sono stati interpellati e hanno dato il loro consenso?
– e se anche “Energie Comuni” potesse cedere i suoi progetti a dei privati, per quale motivo lo avrebbe fatto e in cambio di cosa?
Per una questione di trasparenza, chiediamo che i sindaci dei due comuni cadorini e l’amministratore Unico di BIM Infrastrutture e di “Energie Comuni” rendano pubblici i termini di questa operazione, in modo che i cittadini possano capire perché è stata fatta e con quali vantaggi per la collettività.
In assenza di risposte convincenti, questa vicenda costituirà un’ulteriore conferma che “Energie Comuni”, società partecipata dei Comuni, nella sostanza sempre più si comporta come una qualunque società privata che agisce sul mercato finanziario senza riguardo alcuno per i Beni comuni.
/Comitato Bellunese Acqua Bene Comune //
//Comitato Peraltrestrade //
//Italia Nostra Sezione di Belluno//
//Mountain Wilderness Veneto//
//WWF AO Terre del Piave Belluno e Treviso/
Informazioni tratte dalla determina provinciale di concessione n.1771 del 17 ottobre 2016
– nel 2010 i fratelli Pilotto presentano domanda di realizzare un impianto idroelettrico sul torrente Cridola;
– sempre nel 2010 “Energie Comuni” presenta una domanda in concorrenza dalle seguenti caratteristiche:
presa a quota 900 mt slm
portata massima richiesta 400 Lt sec
portata media 199 Lt sec
salto 214 mt
restituzione a quota 686 mt slm
potenza 418 KW
– anche la società Zollet e una ditta denominata “Idroelettrica Comelico” presentano domanda in concorrenza;
– nel 2011, a seguito sopralluogo, la Commissione Concorrenza Regionale stabilisce che la domanda preferibile è quella di “Energie Comuni”;
– nel dicembre 2014 subentrano nell’istanza i fratelli Pilotto che nel febbraio 2015 informano di averne fatto cessione alla società “Cridola srl”.
Fonte: Peraltrestrade PAS