Un paio di mesi per i risultati dello studio di fattibilità, un anno circa per la progettazione del piano esecutivo e infine la pianificazione della copertura finanziaria. Queste le tempistiche stimate per veder nascere il Treno delle Dolomiti, una via che collegherà Calalzo di Cadore con Cortina per poi correre fino a Bolzano e Brunico, dove si sta già potenziando la rete verso l’Austria e la Svizzera.

Due tipi di tracciato sul tavolo: il primo chiamato “Val Ansiei”, si snoda per 48,223 km, di cui 18 in galleria, e in 70 minuti fermerà nelle stazioni di Domegge, Lozzo, Cima Gogna, Auronzo, Tre Cime, San Marco e Cortina Centro. Il secondo percorso è il “Val Boite”, lungo 33 km, di cui 23 in galleria, prevede 4 fermate a Valle, Vodo, Borca, San Vito e Cortina Centro, per 63 minuti di viaggio.
I preventivi parlano di 745 milioni di euro per il primo progetto e di 710 milioni di euro per il secondo.

fonte immagine: Corriere delle Alpi

Arrivano rassicurazioni per la questione dell’impatto ambientale da parte del governatore Zaia, che vede di buon occhio la prima ipotesi di tracciato proprio per poter regalare ai viaggiatori la possibilità di godere del panorama delle Dolomiti in tutta la loro bellezza, a bordo di vagoni moderni ed ecologici.

Un apparato quello della rete ferroviaria che potrebbe portare ossigeno al territorio montano, in termini di fruibilità di servizi turistici e di apertura verso le altre valli, spronando il rilancio delle valli del bellunese sul baratro dello spopolamento.

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