Sin dagli anni Cinquanta del secolo scorso ci sono state delle insistenti pressioni per collegare Venezia e la regione nord est dell’Italia con la regione meridionale della Germania tramite un’autostrada di attraversamento delle Alpi. Il termine Alemagna, nel tempo, è diventato così sinonimo di progetti stradali di grande comunicazione non realizzati. Intere generazioni di politici – a tutti i livelli istituzionali – hanno discusso animatamente e si sono confrontati su questo tema.

In Italia è stata dedicata molta energia alla realizzazione del prolungamento dell’autostrada; l’Austria e il Sud Tirolo, invece, si sono sempre opposti al progetto altrettanto energicamente. Il progetto Alemagna ha tra l’altro condotto alla decisione vincolante di Diritto Internazionale di vietare la realizzazione di nuove strade di grande comunicazione per il traffico alpino. Sia in Italia, sia in Austria, sia in tutta l’Unione Europea, questo “no-go” relativo alla politica dei trasporti con progetti stradali di grandi dimensioni trova una natura giuridica vincolante e immediatamente applicabile nel Protocollo sui Trasporti della Convenzione delle Alpi.

Nonostante la chiara e univoca situazione giuridica, con regolare periodicità riemergono proposte da parte di varie formazioni politiche che sostengono con diverse motivazioni il proseguimento dell’autostrada di Alemagna. Nell’ambito della manifestazione di politica alpina “whatsalp 2017“, che parte da Vienna e arriva fino a Nizza (3 giugno 2017 a Vienna, 7 luglio a Sillian/Kartisch-St. Oswald, 29 settembre a Nizza) i firmatari di questo Memorandum, provenienti dalle regioni maggiormente interessate dal problema di un prolungamento dell’autostrada A27, dichiarano energicamente i seguenti punti:

 Si denunciano gli effetti negativi, socio-economici oltre che ambientali, che sarebbero provocati in ogni zona montana, a cominciare dal nord dell’Italia, vale a dire Cadore, Ampezzano e Comelico, dall’attraversamento di nuove grandi vie di comunicazione transnazionali nord-sud o regionali est-ovest;

 È sottolineata la necessità di proteggere i loro territori, aree naturali di straordinaria valenza naturalistica (le Dolomiti sono patrimonio UNESCO) minacciati da interessi metropolitani di grandi dimensioni extra-alpini, interessi che non produrrebbero alcun impulso economico duraturo e inerziale riguardo alle strette valli alpine;

 Sarà rafforzata la collaborazione oltre i confini regionali e nazionali per un’opposizione definitiva alla proposta di attraversamento delle Alpi con il prolungamento dell’autostrada di Alemagna;

 Si dichiara di essere a favore senza riserve dei contenuti della Convenzione delle Alpi e del protocollo di attuazione nel settore della circolazione stradale;

 Si esortano gli organi legislativi ad agire in modo da assicurare l’applicazione e l’attuazione del Protocollo sui Trasporti;

 Si richiedono energicamente la diffusione di un’informazione completa e duratura sul contenuto e l’attuazione del Protocollo sui Trasporti e particolarmente dell’articolo 11 “Circolazione stradale“: “Le parti contraenti si astengono dalla costruzione di nuove strade di grande comunicazione per il trasporto transalpino“;

 Si ringraziano tutte le personalità della politica, degli uffici pubblici, le associazioni e i comitati, i rappresentanti della società civile italiana e austriaca per il loro impegno apportato finora in opposizione allo strisciante tentativo di proseguire l’autostrada di Alemagna;

Si esige un forte NO riguardo a progetti relativi a qualsiasi nuova costruzione, potenziamento, allargamento, velocizzazione di strade di grande comunicazione nel territorio alpino tra il Brennero e l’autostrada dei Tauri e in direzione CarniaTarvisio;

 L’incoraggiamento delle istituzioni politiche ad adottare una politica armonizzata e unitaria di mobilità che riequilibri il trasporto merci spostandolo dalla gomma verso la rotaia lungo le esistenti trasversali alpine Rosenheim–Verona e Udine– Pontebba–Villach, nell’ambito di applicazione della Convenzione delle Alpi;

 L’invito alle amministrazioni regionali del Veneto, del Sud Tirolo e del Tirolo a lavorare insieme per la preparazione di un programma comune di sviluppo e di pianificazione territoriale per l’area di frontiera di cui si parla, comprensivo anche del traffico ferroviario, e le invitano alla rapida attuazione delle misure proposte e condivise;

 L’avvio di un seminario annuale tra Comuni, Politica, associazioni e comitati, la società civile e tutti gli altri soggetti interessati che si oppongono al progetto Alemagna, che abbia luogo in modo alternato a sud e a nord del Crinale Carnico e che serva al coordinamento delle attività riguardanti la mobilità di persone e cose;

Un forte appello è rivolto a tutti i leader europei, nazionali, regionali e locali, agli operatori economici, alla rete di associazioni e comitati ed alla società civile intera, affinché sostengano le iniziative proposte dai firmatari in questo documento, preoccupati per il futuro di questa Regione di confine.

Scritto a Kartisch/St. Oswald e Sillian, 7 luglio 2017

Fonte: Peraltrestrade