Condividiamo il comunicato stampa sulla nascita del nuovo progetto di Progettocadore:
Prometheus – Open Food Lab è un progetto ideato da Lorenzo Barbasetti di Prun, studente del Master in Eco-Social Design alla Libera Università di Bolzano.
Il progetto entra nel programma culturale-artistico e di Residenza di Dolomiti Contemporanee in Progettoborca.
Lo scopo di Prometheus è quello di generare, recuperare e redistribuire conoscenze relative al cibo.
L’obiettivo finale è quello di supportare la resilienza in territori remoti, cominciando dagli spazi remoti della nostra mente.
Il cibo non è solo nutrimento, elemento di mera sopravvivenza. Quello che interessa qui è soprattutto la sua funzione di catalizzatore sociale e integratore culturale. In grado di cambiare la prospettiva da cui guardiamo il mondo, capace di rivoltare gli schemi di senso che relegano i luoghi al remoto. Remoto come stato mentale. Esploreremo questi luoghi della mente e della cultura come fossero un altro pianeta. Siamo esploratori transdimensionali in questo spazio vergine eppure già stuprato nel suo senso più intimo. Cerchiamo forme di vita intelligente che possano generare intelligenti forme di vita.
Memorie intermittenti di antiche civiltà ci dicono che qui, all’ex Villaggio ENI, ci fu vita, prima degli impianti sciistici e del turismo di persone intermittenti senza memoria. Lo spazio è svuotato dalla massa di luoghi comuni che tutto si trascina in pianura sotto la molesta mole. Si presenta nudo e pronto ad essere riempito, ancora una volta, in questa vacanza. Lì dove la roccia, più lieve, si libra verso il cielo.
Expedition n. 1, dal 3 al 6 febbraio 2018
Il progetto Prometheus si svilupperà all’interno della piattaforma di rigenerazione di Progettoborca nei prossimi mesi, e toccherà diverse delle strutture del Villaggio, tra cui le Ville e il Campeggio a tende fisse.
I ricercatori lavorano già ad una esplorazione e ricognizione del territori, individuando cibi, tradizioni gastronomiche, pratiche legate ad allevamento e coltivazione, proprie delle valli del Cadore.
Le conoscenza acquisite saranno quindi tra i materiali da elaborare, nella strutturazione di questo progetto, che prevederà momenti di analisi studio, di restituzione ed elaborazione di cibi e ricette, di socializzazione e somministrazione.
Dopo uno studio preventivo, il primo gruppo d’esploratori coinvolto da Barbasetti giunge a Borca tra il 3 ed il 6 febbraio. Si inizia a circolare e raccogliere, focalizzare ed elaborare.
Il gruppo comprende:
Angelica Stimpfl, stampatrice e incisore con una grande sensibilità per il cibo. Racconta storie che sembrano provenire da un altro tempo e cucina piatti grassi della tradizione trentina con qualcosa in più. Costruisce case sull’albero e progetta di ripopolare il suo paese natale in Val di Non.
Giulia Fassina
Fotografa e videomaker, documenterà tutte le fasi del progetto.
Matteo Ghigino
Giovane chef sardo (di Carloforte) di grande talento. Ha insegnato a Barbasetti gran parte di quello che sa, e soprattutto a mangiare le foglie. Gestisce un blog in cui esplora alimenti selvatici e dimenticati. Insieme a Barbasetti lavora al progetto AmiDO, che raccoglie chef e produttori di eccellenze locali.
INFO
info@progettoborca.net
press@dolomiticontemporanee.net
www.progettoborca.net
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