Ieri, venerdì 23 ottobre 2020, il giornalista Matteo Gracis ha depositato querela per procurato allarme contro «Il Gazzettino» di Belluno in merito a due articoli pubblicati dal quotidiano locale di recente.
Il 14 ottobre scorso infatti, Il Gazzettino di Belluno pubblicava un articolo, ancora disponibile sul sito della testata giornalistica, dal titolo “Coronavirus: Belluno la provincia più pericolosa d’Italia”. I dati ivi contenuti traevano origine da una mappatura (stilata dalla Fondazione Isi di Torino unitamente al Politecnico di Milano). I dati ufficiali forniti dalla Protezione Civile invece, fotografano una realtà assolutamente difforme da quella descritta dal Gazzettino.
A un esame approfondito di tali dati istituzionali emergerebbe la volontà perpetrata dal Gazzettino di Belluno di elaborare “un titolo giornalistico di carattere allarmistico al solo fine di creare uno pseudo scoop, alimentando il panico tra i cittadini” così si legge nel testo della querela.
Per smentire tale ricostruzione fallace è intervenuto persino Giampaolo Bottacin, ex presidente della Provincia di Belluno e attuale Assessore Regione Veneto all’Ambiente e Protezione civile, che con un post su Facebook ha confermato la totale infondatezza dell’allarme diffuso dal quotidiano locale.
Pur raccomandando la massima cautela e soglia di attenzione, Bottacin ha offerto un quadro della situazione ben diversa da quella prospettata dalla carta stampata, pur riproponendo le stesse fonti citate nell’articolo incriminato ed elaborando i medesimi dati.
“A riprova dell’intenzione di diffondere una lettura distorta e allarmistica dello stato dell’epidemia nel nord-est” prosegue la denuncia, risulta d’interesse anche un ulteriore articolo, pubblicato da Il Gazzettino di Belluno in data 19 ottobre 2020, in cui si allude a partire dal titolo “Sappada travolta dal Covid. Tutti chiusi bar e alberghi”, a una situazione emergenziale nel piccolo comune in provincia di Udine. Nell’articolo viene rappresentata una situazione del territorio molto preoccupante, con la predisposizione da parte dell’Autorità locale di una nuova “Zona rossa”, di misure particolarmente stringenti per gli esercizi pubblici e privati e di controlli a tappeto sui residenti.
Uno status emergenziale che è stato però apertamente smentito da Manuel Piller Hoffer, sindaco di Sappada, che si è affidato a Facebook per comunicare ai cittadini e agli utenti della rete la reale situazione del territorio, completamente diversa da quella descritta da Il Gazzettino di Belluno.
La denuncia è finanziata dal Fondo No Bufale, un progetto nato per “limitare la disinformazione dei mass media“, che in un mese ha già raccolto oltre 14mila euro in donazioni.
In attesa di riscontri in sede legale, Gracis dichiara: “si intende da un lato limitare il clima di catastrofismo e terrorismo mediatico che alimenta il panico e la psicosi nell’opinione pubblica e dall’altra sensibilizzare i colleghi della stampa onde evitare di speculare e strumentalizzare l’attuale emergenza sanitaria ai fini di creare falsi scoop o vendere qualche copia in più di un quotidiano.”