Cadore, contributi pubblici a chi compra asini e mucche per mantenere i prati
A me piace molto come idea :016:
Iniziativa della Comunità montana Centro Cadore, nel Bellunese: da 800 a 1.200 euro di contributi ai privati che acquistino pecore, asini o mucche per mantenere i prati, abbandonati dopo la conversione della valle all'occhialeria
CALALZO. Da 800 a 1.200 euro di contributi ai privati che acquistino pecore, asini o mucche per mantenere i prati del Cadore. E' il bando lanciato dalla Comunità Montana 'Centro Cadore', in provincia di Belluno, con una dotazione di 20 mila euro.
Fino a 30 anni fa, prima dello sviluppo industriale legato all'occhialeria, ogni famiglia aveva un certo numero di capi di bestiame che, oltre a servire al sostentamento, indirettamente provvedevano allo 'sfalcio' sul territorio.
Fenomeno che oggi è praticamente del tutto scomparso - sottolineano i vertici della Comunità montana - facendo contestualmente lievitare un problema di costi di manutenzione del suolo che sta diventando pesante.
Da qui la proposta di contributo rivolta ad agricoltori ''non a titolo prevalente'', semplici privati ed associazioni di volontariato.
''Il nostro è un territorio per eccellenza a vocazione turistica - spiega Luca De Carlo, sindaco di Calalzo ed assessore all'Ambiente della Comunità Centro Cadore - e non è possibile prescindere dal mantenimento di prati e pascoli.
Tutto questo però rischia di essere troppo oneroso. Il bando supplisce ai costi sempre crescenti per gli sfalci, che in estate rischiano di impegnare una grossa fetta dei fondi di bilancio''.
contributo per capre ed asini.
non so se devo ridere o piangere alla proposta della comunità centro cadore che intenderebbe contribuire allo sfalcio dei mprati incolti, incentivando il fai da te locale.
dopo che negli anni 60 si è incentivato il passaggio da un'economia agricola ad uno sviluppo turistico ed artigianale questi pseudo contadini della domenica dove parcheggerebbero i nuovi mezzi (capre ed asini)?
forse negli appartamenti costruiti nelle originarie stalle?
o forse questa iniziativa è frutto dell'intenso lavoro degli amministratori della comunità montana che meglio farebbero, loro si ad usufruire del gettone di presenza e di altri emolumenti per intraprendere l'atività agro-silvo-pastorale.
in ogni caso porgo come regoliere auronzano tanti auguri ai nostri solerti amministratori.
mario vecellio