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Padola ora torna a guardare a Senfter
De Martin (direttore scuola sci): «Solo il suo arrivo può garantirci un futuro; speriamo in buone nuove dal fondo Brancher»
“Solo il collegamento degli impianti sciistici fra Comelico e Alta Pusteria può farci uscire da una situazione economica obiettivamente difficile. Che risente, ovviamente, anche di una congiuntura assai critica a livello generale.” Walter De Martin, direttore della scuola di Sci di Padola, sta lavorando alla nuova stagione invernale. Nativo di Padola, 55 anni, dirige la scuola da una decina di anni ed è un attento osservatore della situazione turistica in Comelico. Non crede al referendum pro Alto Adige, ma è convinto assertore, piuttosto, di una collaborazione attiva fra le due valli. “Proprio l'arrivo di un imprenditore di alto valore come Franz Senfter – spiega – ci mette nelle migliori condizioni per uno sviluppo della nostra area che sia anche rispettoso dell'ambiente, perché in Alto Adige anche in questo campo hanno molto da insegnarci.” Ed affronta anzitutto il tema nodale del Fondo Brancher. “Siamo in attesa di notizie, che speriamo siano positive, entro la fine dell'anno. E non possiamo che esprimere un cauto ottimismo. Siamo cauti a causa della doccia fredda che abbiamo avuto nella precedente tornata; ma siamo anche ottimisti perché adesso siamo in credito, ci attendiamo un convinto sostegno ad un progetto che merita e che garantisce sviluppo, in perfetta linea, quindi, con la filosofia del fondo Brancher. E sappiamo che l'amministrazione comunale sta seguendo la vicenda senza lasciare niente di intentato.” Intanto però chiudono le Terme di Valgrande, che dovevano rappresentare una tappa intermedia fondamentale nel Giro delle Cime, che collega San Candido a Padola via sci. “Io ho la fondata speranza che almeno il bar delle Terme possa essere aperto nella stagione invernale, in modo che gli sciatori possano usufruire di un servizio in più. Per il resto non voglio entrare nella questione termale, se non per dire, da cittadino di questa valle, che approvo pienamente l'operato del sindaco Mario Zandonella Necca e della sua amministrazione, attualmente messa sotto accusa per questa vicenda. Ritengo che non vi fossero altre strade se non quella di far rispettare un contratto in essere. In caso contrario il Comune avrebbe potuto pagare gravi conseguenze.” Per Walter De Martin, “l'azione dell'amministrazione comunale è stata encomiabile e condivisibile, anche perché è riuscita a dialogare bene con le Regole, proprietarie delle terre e del bosco su cui hanno sede le piste; ha profuso ogni sforzo in relazione alla realizzazione del collegamento impiantistico; ed infine ha mantenuto alta la guardia contro gli speculatori edilizi, con una politica anti palazzinari.” Nessuna costruzione vicina alle Terme, dunque? “La buona soluzione del collegamento sciistico farà sì che – a mio avviso - ci saranno parecchie iniziative interessanti per favorire lo sviluppo. Ma ripeto, in passato abbiamo avuto chi è giunto in valle con il solo obiettivo di costruire e fare soldi. E si sono visti i risultati.” Nessun errore quindi da parte dell'amministrazione comunale? “Forse c'è stato un difetto di comunicazione, le cose potevano essere spiegate meglio, ma credo che i comportamenti siano ineccepibili.” Pur nella crisi, Padola quest'anno presenterà un'importante novità, la Pista Campo. “Un percorso molto interessante – conferma Walter De Martin - lungo 4,7 chilometri, non difficile, con belle diagonali non troppo ripide, che si presta ad un vasto pubblico di sciatori, anche non molto esperti. La nuova Pista Campo è proprio il frutto dell'ottimo rapporto che il Comune ha stabilito con la Regola di Candide, proprietaria dei terreni.” E come sono i rapporti della scuola sci di Padola con la Sextner Dolomiten che gestisce gli impianti? “Ottimi. Collaboriamo intensamente anche per quanto riguarda la parte promozionale e sono sicuro che questa sintonia sarà fondamentale per lo sviluppo del Comelico.”