Un argomento di cui sento molto parlare è questo: un unico comune in Cadore gioverebbe ai cadorini?
Mi sono documentata leggendo qualche intervista, delle quali vi faccio una sintesi, così da avere un punto di partenza sul quale confrontarci.
F. Larese Filon,Presidente dell’Union Ladina Cador de Medo:
M. Manfreda, Sindaco di Lozzo di Cadore:• Unificare i comuni del Cadore in un unico sembra una soluzione controproducente per il territorio e inutile per il risparmio, perché non ci sono dati certi che affermano che il costo dei comuni più piccoli sia maggiore di quelli più grandi (intendendo come costo quello pro-capite, a parità di servizi).
• Bisognerebbe comprendere il rapporto dipendenti per abitante per capire dove questo numero è troppo elevato.
• Piccolo è bello e permette a tutti di verificare il funzionamento di un servizio e di intervenire se questo non viene svolto propriamente con un controllo sociale che è il segreto del benessere del nostro territorio.
• I Comuni svolgono un ruolo importante di aggregazione e di appartenenza per gli abitanti, bisogna preservarne il valore. Questo favorisce le iniziative di volontariato che altrimenti verrebbero a mancare. La gente riconosce il Sindaco come riferimento e consigliere. Esiste ancora oggi un orgoglio che è legato al proprio territorio che deve essere alimentato e non cancellato.
• Un unico comune avrebbe la conseguenza di prolificare la burocrazia con la conseguenza di avere meno servizi e alla fine più costi.
• La ricetta è lasciare il Comune e consorziare alcuni servizi che vengono ottimizzati da una struttura sovra-comunale.
Voi cosa ne pensate?• I bilanci comunali sono sempre più poveri (negli ultimi anni i trasferimenti statali sono diminuti del 20/25%), quindi diventa difficile gestire i servizi (raccolta rifiuti, istruzione,…) con un buon grado di qualità.
• Il Comune unico risolverebbe il problema della gestione delle risorse, ma minerebbe il grande valore della vicinanza ai cittadini.
• Una “Federazione dei Comuni” potrebbe essere una buona idea (ndr: si tratterebbe di un Comune amministrato dai Sindaci dei Comuni che compongono la Federazione). Questo viene in parte già fatto dalla Comunità Montana, ma è indispensabile “aumentare il ritmo”.
• Il punto di partenza potrebbe essere la riorganizzazione delle Comunità Montana, una per tutto il Cadore sarebbe meglio, in quanto avrebbe un peso politico importante, in grado di diventare autorevole sia nei confronti della Provincia che della Regione.
• Importante il ruolo del Consorzio BIM, che è in grado di investire il sovra canone derivante dal settore energetico concorrendo alla promozione territoriale. Potrebbe essere un ente in grado di affiancare la Federazione nella sua attività amministrativa.