Non so dove stavano le iene, io parlo di qui, centro cadore, delle persone che conosco e frequento.
Ho un figlio maschio ancora molto piccolo e un'altro (sempre maschio) in arrivo. Ti posso assicurare che se inizieranno mai a tornare a casa ubriachi i problemi a livello salutistico glieli farò venire io con 4 schiaffi e 4 calci nel didietro.
I danni li crea a se stesso se beve e di conseguenza a chi gli sta affianco.
Se un freno non viene dalla famiglia sti ragazzini poi come possiamo pretendere che diventino adulti responsabili?
Se parliamo di minori, che per comune giudizio non hanno appieno "responabilità" su ciò che fanno, allora sono anche d'accordo su vietare in blocco l'alcol e qualsiasi cosa si possa ritenere dannosa (neanche tanto per loro ma per chi, come dici, gli sta intorno) e sempre in argomento fosse per me innalzerei la maggiore età ai 20/21 anni, come per altro era fino a qualche decennio fa, poichè molti 18 sono ancora metalmente dei ragazzini. Per il resto poi sta ai genitori educarli come vogliono.
Io sono adulto, sono responsabile di me stesso e nessun altro, bevo senza disturbare nessuno e se mentre sono ubriaco mi vede un bambino e qualcuno dice che sto dando il cattivo esempio, francamente, non mi interessa niente.
Come dicevo, se il "problema" non sfiora l'alcolismo, in un adulto, non lo vedo un problema.
Conosco 40enni che sono peggio di alcuni 18enni, puoi alzare l'età fino a 50 anni ma se uno viene educato male non cambia nulla, sopratutto quando per esempi ha genitori che un week-end si e l'altro anche se ne tornano a casa ubriachi, io non dico che sia sbagliato bere, dico solo che da queste parti più uno beve più è sboronone, ma la cosa più grave è che quando questi giovani rientrano a casa disfatti, i genitori cosa fanno??? se la ridono e rispondono, hi ce vosto una bala ogni tanto no fei mal.
Su alcune cose posso anche essere d'accordo con te. Se fossi io a decidere di sicuro alzerei la maggiore età e di conseguenza la vendita degli alcolici ai 21 anni, come succede in diverse parti del mondo. Non risolverebbe il problema, ma di certo sarebbe un buon inizio. Per quanto riguarda il "buono e cattivo" esempio lungi da me pensare che uno sconosciuto al bar possa influire sull'educazione dei ragazzi. Deve assolutamente e unicamente venire dalle famiglie....certo, poi non ti posso nascondere che vedere un uomo, ragazzo o essere umano di qualsiasi età ubriaco che non si regge in piedi al bancone del bar poi può suscitare diverse reazioni che vanno al di la dell'esempio che si può dare....poi sul fatto che siano esclusivamente affari suoi non ci sono dubbi!!
E qui probabilmente ci allacciamo di nuovo al discorso dell'altro post sulle diverse mentalità....quello che qui è visto come un passatempo normale e quindi accettato silenziosamente dalle mogli e spesso anche giustificato, per la mia di mentalità è un inutile e assurdo spreco di tempo......
Continuo a non vedere cosa ci trovate di male nei casi in cui 1: non ci sono (ancora) problemi di salute; 2: l'ubriachezza non nuoce ad altre persone e proprietà.
Bosk, lui scrive "se non nuoce a persone o proprietà" quindi si da per scontato che non ti centri con la macchina.....
Non ci sarebbe nulla di male, se non che una persona ubriaca (pur saltuariamente) non è completamente lucida.....per cui non ho nessuna sicurezza che sia in grado di ragionare sul fatto che non deve usare la macchina o che se mi incrocia per strada non mi dia un pugno in faccia perchè magari l'ho guardato e pensa che io ce l'abbia con lui......
Per farmi capire potrei dire che sono contro tutto quello che toglie lucidità e quindi capacità di valutazione.
E purtroppo l'alcool dopo una certa quantità fa questi effetti... io sono una grandissima amante del buon vino, ma non riesco proprio a entrare nell'idea di berne più di due bicchieri.........