La soluzione ai problemi del Cadore? Emigrare in Friuli-Venezia Giulia. Appoggiandosi a ragioni storico-linguistiche, pare che il sindaco di Pieve abbia trovato la quadratura del cerchio. Riassumendo tale posizione mi sembra di aver colto che:
1) il Cadore è storicamente legato al Friuli in virtù della dipendenza dal municipio romano di Zuglio carnico e dal Patriarcato di Aquileia;
2) il “cadorino” è una parlata ladina senza rapporti con il veneto o la lingua tedesca.
Ora, poiché in gioco c'è il futuro dello stesso Cadore che credo interessi a molti, tento di portare il mio modesto contributo a tal fine. Condivido e considero dovere morale conoscere e appoggiarsi sulla propria storia e tradizioni, tuttavia mi permetto qualche osservazione aggiuntiva.
1) Tutte le attuali diocesi della regione ecclesiastica triveneta, tale risulta la denominazione ufficiale, discendono dal Patriarcato di Aquileia; quest'ultimo raggiunse un'estensione tale da comprendere territori che oggi fanno parte di Austria, Slovenia e Ungheria. Tutte le Chiese trivenete riconoscono quella aquileiese come Chiesa madre, legata, a quanto pare, alla comunità cristiana di Alessandria d'Egitto da cui provenivano san Marco e i suoi collaboratori (risulta che in friulano, per indicare l'arcobaleno, si usi l'espressione “arc de san Marc”). Si sta dunque parlando di questioni religiose e non amministrative; sarebbe il caso di valutare un'eventuale richiesta (di tipo politico) di annessione all'Egitto?
2) Il ladino, nell'ampiezza delle sue varianti grafico-fonetiche o comunque si parla di lingue con elementi in comune, è diffuso dalla Svizzera alle Alpi Giulie. Senza contare le diversità che vi sono tra la parlata del Comelgo/Comelico o quella di Fodom/Livinallongo oppure quella di Zoldo/Val zoldana (non entro nella questione assai dibattuta se tutte queste espressioni linguistiche siano ladino autentico). Seguendo un criterio di omogeneità linguistica bisognerebbe ammettere la liceità di una richiesta di annessione alla provincia di Trento da parte degli abitanti del Vallese...
Doveroso preoccuparsi delle sorti del Cadore e dei suoi abitanti, ma tenendo in considerazione la storia nella sua ampiezza e complessità. A questo proposito mi domando in base a quale motivo, in relazione al passato della Magnifica Comunità del Cadore, non si sia ricordato che, dal 1420 al 1797, essa fece parte della Repubblica veneta, conoscendo una fase storica di valorizzazione e prosperità.
Giova ricordare che, nello stesso periodo, pure gran parte del Friuli ricadeva nel territorio e nella giurisdizione della Serenissima.
Sani/sane/arrivederci.