Sul programmato stop al traffico c’è la preoccupazione dei sindaci
Chiusura ponte Cadore, rebus Cavalera
I lavori al viadotto e alla galleria di Caralte costeranno all’’Anas all’incirca 4 milioni di euro
I lavori sul Ponte Cadore non possono più aspettare ma questo non significa che, dopo quasi vent'anni, si debba decidere tutto in fretta, l'intervento va fatto ma pianificato al meglio per contenere disagi che si annunciano già gravissimi.
La preoccupazione del territorio è pari alla mole dell'opera che costerà oltre quattro milioni di euro, cifra nella quale sono comprese anche le sistemazioni della galleria di Caralte. Sorpresa e pure seccata per non essere stata informata dei progetti dell'Anas Maria Antonia Ciotti, il sindaco di Pieve di Cadore, territorio sul quale insiste per gran parte il ponte, ha visto dei lavori leggendo il Gazzettino. «Povero Cadore» ha commentato ieri appena saputo che i lavori sono lunghi, talmente lunghi da prevedere la chiusura almeno di un anno del manufatto. Dice ancora il sindaco, «la nostra comunità già è in difficoltà, è già penalizzata, questa non ci voleva proprio, il lavoro va fatto ma perchè aspettare tanto tempo da costringere ad interventi così lunghi».
È preoccupato anche il sindaco di Perarolo che invece dei progetti è stato informato qualche giorno fa proprio dall'Anas. Dice Pierluigi Svaluto Ferro: «Non vorrei che il ritorno del traffico in paese mi facesse perdere quelle attività che con fatica sono tornate, non vorrei che il cambiamento, dopo lunghi anni di assestamento, portasse quel disagio che è rientrato. Oggi a Perarolo sono tornate a vivere persone che apprezzano la tranquillità di un paese liberato dal traffico, lontano dallo smog».
Già, a vent'anni di distanza i mesi a venire saranno ancora di cambiamento. Se un tempo il Ponte Cadore ha rischiato di far morire una comunità, oggi che si è ricomposta ed ha saputo rilanciarsi, rischia di veder svanire i risultati ottenuti.
«Questo genere di lavori va fatto a stralci per non creare troppi problemi» puntualizza il sindaco di Pieve che chiederà al Prefetto un incontro chiarificatore. Quanto alla tempistica, domani uscirà il bando sulla Gazzetta Ufficiale, gli interessati dovranno presentare le loro proposte entro il 18 novembre, entro l'anno si potrà affidare i lavori che presumibilmente saranno avviati con la buona stagione. Tema scottante resta la viabilità. La Cavallera, strada in carico all'Anas, è destinata al solo traffico leggero perchè a tutti gli effetti è una strada di servizio. È il sindaco Svaluto che lo dice, «negli anni la carreggiata è stata ridotta, presenta molte criticità». L'ultimo distacco di roccia è di inizio anno quando una grande quantità di materiale è rovinata sull'asfalto, non passava nessuno diversamente le conseguenze sarebbero state disastrose. Insomma c'è molto da valutare fermo restando la necessità di garantire le emergenze alle quali destinare una corsia sul Ponte Cadore anche a cantiere aperto.