
Originariamente Scritto da
Adriano Marengo
Per cosa intendo sviluppo,io punterei sulla ferrovia che può dare un collegamento con la pianura e può dare un servizio in più alla pista ciclabile delle Dolomiti (vedi la San Candido- Lienz ) inoltre il turismo sulle 2 ruote è in forte crescita e questa soluzione darebbe il collegamento con altre realtà oltre a posti di lavoro nel settore turismo.
Un’azione strategica per dare nuova linfa al trasporto pubblico bellunese è quella di ricreare il collegamento ferroviario Calalzo-Cortina-Dobbiaco, chiuso il 17 maggio 1964 quando l’ultimo treno partì da Cortina per Calalzo. Ripristinare quei 65 kilometri di percorso – adeguando la tratta agli standard europei sul modello delle altre ferrovie di montagna, come in Svizzera e in Austria – significherebbe aprire la provincia verso gli amici trentini e oltralpe, anche attraverso il collegamento con la ferrovia della Val Pusteria.
La storia insegna: grazie alla memorabile “Ferrovia delle Dolomiti” Cortina trasse un profondo beneficio in termini di afflusso turistico. Basti pensare che in occasione delle olimpiadi invernali di Cortina del 1956 quel trenino bianco-azzurro riuscì a trasportare 7mila passeggeri al giorno, attraversando vallate dalla natura meravigliosa, località di villeggiatura oggi sempre più trafficate, frequentate da appassionati di montagna e amanti di sport invernali.Recuperare le vecchie abitazioni nei paesi creando delle strutture tipo Bed e Breakfast oppure Albergo diffuso,mantenere il decoro del paese non è poca cosa,creare servizi di vario genere e programmare gli eventi ad inizio anno per dare la possibilità a turisti e valligiani di concedersi dei piacevoli momenti di svago nel tempo libero ,fare sinergia tra comune ed associazioni e commercianti per riuscire a dare dei servizi migliori nei paesi ecc.