Difatti la soluzione e'la variante di Longarone ultimo anello mancante di 30 anni di lavori di miglioria della ss 51 di alemagna
Difatti la soluzione e'la variante di Longarone ultimo anello mancante di 30 anni di lavori di miglioria della ss 51 di alemagna
Tanto per capire a chi serviva il prolungamento della A27...
Grandi Opere e Project Financing, un affare per pochi
Gli scandali di questi ultimi giorni in Veneto hanno portato alla luce gli intrecci fra la politica e i signori del cemento in un sistema fallimentare quale e’ il Project Financing. Un sistema di debito occulto usato in tempi di crisi per finanziare la costruzione di infrastrutture quali strade e ospedali in Veneto, come nel resto di Italia, che nei prossimi anni regalerà un ulteriore debito pubblico di 200 miliardi di euro non contabilizzati nel debito nazionale ma bensì’ occultato nelle pieghe dei bilanci degli enti locali. Inoltre in una regione come il Veneto, territorio prettamente agricolo, con l’avvento negli anni 60/70 dell’industrializzazione ( miracolo del Nordest) si è cementificato oltre il 50% del territorio senza tener conto della sua salvaguardia , aumentando a dismisura il rischio idrogeologico con frane ed esondazioni sempre più frequenti negli ultimi anni, e delle altre realtà economiche quali l’agricoltura ed il turismo.
Anche nel Bellunese questo sistema potrebbe mettere direttamente a rischio la salvaguardia del territorio, con il progetto denominato Passante Alpe Adria conosciuto ai più come Prolungamento A 27 ,e , indirettamente, il sistema sanitario locale, con la costruzione di ospedali in tutto il Veneto in project financing (ovvero progetti a debito ) che, in cambio, comporterebbero il taglio e il declassamento degli ospedali di montagna.
Se nelle infrastrutture i privati che investono chiedono vincoli di 40/50/60 anni o più, con decorrenza a fine opera con rischio pari a zero, che comportano il condizionamento dello sviluppo del territorio;nella sanità chiedono in cambio la gestione dei servizi che risultano scadenti per appalti al ribasso con la gestione a terzi e comportano, in alcuni casi, anche il raddoppio dei costi (es. Ospedale all’Angelo di Mestre costo gestione regionale 21 milioni di euro gestione privata 44 milioni di euro).
Il Movimento 5 Stelle da anni denuncia questo sistema fallimentare che va a gravare sui cittadini a esclusivo vantaggio dei soliti noti. Inoltre,è inverosimile pensare che,fino ad oggi, nessuno sapesse, nessuno si fosse reso conto di ciò. Non a caso il 30 novembre 2012 il M5S aveva presentato un’istanza al Governatore Zaia per affrontare e discutere sull’opportunità di continuare su questa dissennata strada di cementificazione ed utilizzo di project financing; pertanto, lascia molto perplessi la presa di posizione dello stesso che,al di la di qualche critica del passato,solo ora allo “scoppio” del solito scandalo, ritiene utile e opportuno costituire una “commissione regionale”.
Alla luce di tali fatti non si può che biasimare questa classe dirigente che ha fallito sia sul piano gestionale che politico e morale e che dovrebbe,finalmente assumersi le sue responsabilità’.
MoVimento 5 Stelle Belluno – Feltre – Cadore – Alpago
E in questo momento, con il problema di finanza pubblica che abbiamo, quale sarebbe l'alternativa al project Financing per realizzare ospedali, strade, parcheggi ed altre opere di pubbliche utilità?
L'edilizia è in crisi fortissima in tutta Italia, nord est compreso: le opere pubbliche danno respiro anche alle decine e decine di migliaia di lavoratori senza lavoro in quel settore, senza contare l'enorme indotto che ne deriva.
Non sto difendendo l'A27 su cui non ho una posizione di favore: sto solo chiedendo a chi dice no alla finanza privata nelle opere pubbliche, come pensa di uscire dalla crisi.
Con la decrescita felice?
Ma noi siamo già in decrescita, ma chidete a chi è senza lavoro se è felice!
Abbiamo più di 2000 milardi di debito... ci vogliamo rendere conto che non è più possibile crearne ancora dell'altro? Il project Financing è una colossale truffa, spacciata come finanziamento privato che alla fine diventerebbe altro debito pubblico...
Non serve costruire altre colossali opere pubbliche, basta far funzionare quelle che ci sono già, bisogna far funzionare i servizi che servono ai cittadini.
La soluzione per uscira dalla crisi è proprio diminuire questi sprechi di denaro pubblico e con i soldi risparmiati, ridurre le imposte sulle imprese e sul lavoro in modo da permettere alle aziende di produrre ricchezza e creare un circolo virtuoso.
ma non è mica vero che il project financing si traduce in un maggior debito pubblico per forza.
Il privato costruisce un'autostrada, e si paga l'opera tramite i pedaggi che ha in concessione per X anni.
Il privato costruisce il pacheggio interrato in centro città, e si paga l'opera gestendo il parcheggio in concessione per tot anni.
Il privato costruisce l'ospedale, e si ripaga gestendo i servizi "no-core" (mensa, pulizie, lavanderia, manutenzione, ecc....) per tot anni.
Ospedali, carceri, strade, edilizia popolare ..... devo continuare con la lista delle cose che mancano?
E non ti preoccupano le centinaia di migliaia di lavoratori che hanno perso (o stanno perdendo) il lavoro per il blocco totale del settore edile?
Vai a fare un giro a Reggio Emilia, dove Cooperative con un secolo di vita stanno crollando come tessere di un domino (in parte anche per colpa loro, in parte per lo Stato che non paga, ma in larga parte perchè in Italia non esiste più lavoro).
Beh, questa magari. E' l'unica soluzione possibile. Tutti ci speriamo. Tutti puntiamo a questo. Noi.
Speriamo che ci puntino anche i politici.
Il privato fallisce (dopo aver spolpato tutto quello che poteva prendere) e la collettività paga i debiti (come spesso è accaduto nel capitalismo italiano vedi Fondiaria Sai - Mps ecc.)
Mancano infrastrutture? Basta far funzionare e manuntenere come si deve quelle che ci sono... (pochi anni fa parlavano di un nuovo ospedale a Belluno, ma a fare che? Un nuovo ospedale e poi ci fanno chiudere le altre strutture sul territorio? Ma non vi sembra che ci stiano prendendo per i fondelli?)
Le cooperative chiudono? Era ora!!! Sono il massimo dell'espressione dello spreco di denaro pubblico, direttamente finanziate dalla sinistra italiana con i soldi dei contribuenti, quelle lavorano solo con lo stato, prendono appalti senza la minima concorrenza e le opere finiscono per costare 10 volte quello che dovrebbero costare... e noi paghiamo! (Ricordiamoci come mai la sinistra è stranamente a favore della Tav, in cui ci sono coinvolte molte delle sue cooperative, che beneficerebbero della pioggia di denaro necessaria pe la sua costruzione)
E poi crisi dell'edilizia? Ma quante case bisogna ancora costruire? Ci sono milioni di abitazioni vuote che sono lì solo per investimento e non servono a nulla... In Spagna stanno incominciando ad abbatterle, le case!
Ultima modifica di adf; 23-03-2013 alle 10:12 AM
Ermete Realacci
TAV E GRANDI OPERE: NELLA CRISI RIVEDERE PRIORITA’ DEL PAESE
A fronte della grave crisi che stiamo attraversando, è necessario sottoporre rapidamente a verifica le grandi opere vanamente annunciate a più riprese dai vari ministri delle infrastrutture che si sono succeduti negli anni, sulla base dell’effettiva disponibilità di risorse, delle reali domande di trasporto e delle priorità del Paese. Un ragionamento che vale anche per la Tav in Val di Susa.
Secondo i dati di Legambiente sono stati impiegati in questi 10 anni di Legge Obiettivo circa 1,5 miliardi di euro in progettazioni e sarebbero necessari oltre 300 miliardi per tutte le opere trasportistiche previste. Risorse chiaramente non disponibili.
Alcuni selezionati interventi in infrastrutture sono necessari, ma le opere più urgenti sono quelle per la manutenzione delle infrastrutture esistenti, per la messa in sicurezza del territorio, per il recupero, la riqualificazione energetica e la messa insicurezza antisismica del patrimonio edilizio pubblico, a partire da scuole e ospedali, e tutto quell’insieme di piccoli interventi cantierabili subito che, oltre a prevenire il costo sociale di dissesto idrogeologico, terremoti e calamità naturali, sono in grado di produrre da subito lavoro e di attivare un settore importante come l’edilizia. Proprio per andare in questa direzione è urgente allentare il Patto di Stabilità per i Comuni e gli Enti Locali che abbiano risorse da investire in interventi capaci di creare rapidamente occupazione e sviluppo.
https://www.facebook.com/events/448291275246604/?ref=22
A questo link un interessante evento sulle GRANDI OPERE