Turismo, il rilancio delle Pro loco
PIEVE La strategia dell’unione per lo sviluppo del Cadore. Progetti per 24 milioni di euro
Fra gli obiettivi: piste ciclabili, parchi tematici per famiglie, riqualificazione dei sentieri
Un progetto strategico per lo sviluppo turistico del Centro Cadore. Il Consorzio delle pro loco del Centro Cadore sta pensando in grande. L'obiettivo è di incrementare la ricaduta economica per il territorio ed aumentare le prospettive di occupazione attraverso lo sviluppo del settore turistico. In un particolare momento storico del Cadore successivo alla profonda crisi dell'industria dell'occhiale e al progressivo abbandono della ruralità, solo il turismo può rappresentare un importante driver in grado di portare reddito e benefici e breve termine e, al tempo stesso, far ripartire sotto nuove forme le economie manifatturiera e agricola. I sindaci appartenenti agli otto comuni del Centro Cadore, Valle, Pieve, Calalzo, Domegge, Lozzo, Vigo, Lorenzago e Perarolo si sono così riuniti ad un tavolo cercando di studiare un piano per rilanciare l'intero comprensorio. Le idee non mancano di certo.
Si va dalla qualificazione della ricettività alberghiera ed extralberghiera alle infrastrutture tecnologiche con iniziative legate alla copertura wifi, alla videosorveglianza e servizi informatici come il live webcam. Altre manovre riguardano la rete sentieristica con interventi di qualificazione degli itinerari, della segnaletica e della documentazione e la segnaletica turistica con cartelli di benvenuto all'ingresso dei paesi e particolari punti di informazione all'interno dei vari comuni. Il progetto più cospicuo e importante riguarda poi la costruzione della famosa pista ciclabile sul lago del Centro Cadore, sostenuta di recente anche da Bossi e Calderoli, con servizi di navigazione e bike sharing.
Solo questo punto ammonterebbe a circa 15 milioni di euro. Un altro tema molto caldeggiato è lo sviluppo dei parchi tematici per le famiglie. In cantiere si vorrebbero potenziare ed ampliare i parchi multisportivi di Domegge e Lorenzago e creare nuovi parchi di divertimento a Calalzo, Domegge, Lozzo e Perarolo recuperando in parte anche quelli già esistenti. Anche il parco Roccolo di Pieve e la zona termale di Lagole rientrano in questo progetto per un costo di 5 milioni di euro. In totale quindi le spese preventivate per il rilancio di tutto il Cadore ammontano ad oltre 24 milioni di euro. Una cifra che al momento fa venire i brividi ma il riconoscimento Unesco infonde qualche speranza. «Ci siamo ritrovati con gli otto sindaci, i commercianti, gli albergatori e i presidenti di diverse associazioni - afferma il presidente del Consorzio pro loco Centro Cadore, Giovanni Giacomelli - per ideare un progetto ambizioso con lo scopo di far rinascere la nostra terra. È ancora presto però per parlare di interventi veri e propri perché per ora tutte le proposte sono solo scritte sulla carta».
(Daniele Collavino)