Finalmente, ha affermato il sindaco di Pieve di Cadore, Maria Antonia Ciotti, posso annunciare che la residenza sanitaria assistita Vazzoler, sarà inaugurata il 1° luglio. Mi è arrivata la comunicazione ufficiale, ed ho saputo anche che la Regione del Veneto ha finalmente firmato le deleghe necessarie per tranquilizzare la direzione dell’ULSS n.1 di Belluno, che come sapete era molto preoccupata per questo. Per il momento, ha aggiunto il sindaco, la struttura si chiama ancora Vazzoler, ma ho già avvisato la conferenza dei sindaci e il consiglio comunale di Pieve che vorrei chiamarla Marmarole.
Viene così a trovare una soluzione razionale il grave problema degli anziani non autosufficenti, che in Cadore, sinora, non hanno nessuna struttura di assistenza e sono costretti a chiedere ospitalità alle RSA delle altre vallate. L’annuncio ufficiale è stato dato nel corso della seduta del consiglio comunale, riunito giovedì pomeriggio nella sala pubblica di Tai perchè nella sala consigliare ci sono dei lavori in corso legati alla ristrutturazione degli uffici comunali. La grande struttura, completata ed inaugurata ancora dal direttore generale della ULSS Vielmo, ha fatto pensare più volte ai cittadini che potesse diventare uno dei tanti monumenti inutili. La sua attivazione, infatti, è slittata, sempre per motivi amministrativi da un trimestre all’altro: la prima apertura era prevista al luglio del 2008, poi spostata all’ottobre di quell’anno, successivamente spostata al febbraio del 2009 e, ancora al settembre dello stesso anno. Che qualcosa stesse per succedere in questi giorni era abbastanza evidente perchè la luce era sempre accesa, anche nei corridoi, segno evidente che i lavori stavano proseguendo. Contemporaneamente alla notizia dell’apertura della Vazzoler, è arrivato anche l’invito alla conferenza stampa tenutasi a Pieve di Cadore lunedì scorso, per la presentazione della intitolazione della vecchia Via del Bersaglio, a Giovanni Palatucci, il questore di Fiume che salvò molti ebrei da campi di sterminio. Questa strada collega la struttura socio sanitaria della Vazzoler alla rete stradale comunale e le sue dimensioni sono state uno dei punti più difficili da risolvere per ottenere le autorizzazioni necessarie per l’apertura della RSA. La nuova struttura avrà la capacità di 120 posti letto per ammalati ed anziani non auto sufficenti, ma in fase di inizio attività i posti letto attivi saranno circa 60. Per ogni posto letto della Vazoler la Regione del Veneto ha stanziato la cifra di 17.500 euro allíanno, somma che non coprirà però tutte le spese.
di VITTORE DORO