Bando della comunità montana: da 800 a 1200 euro per i privati.
De Carlo (sindaco di Calalzo): «Siamo terra di turismo, dobbiamo curare i prati contenendo i costi»
Da 800 a 1.200 euro ai privati che acquistino pecore, asini o mucche per mantenere i prati del Cadore. È il bando lanciato dalla Comunità Montana «Centro Cadore» con una dotazione di 20 mila euro. Fino a 30 anni fa, prima dello sviluppo industriale legato all’occhialeria, ogni famiglia aveva un certo numero di capi di bestiame che, oltre a servire al sostentamento, indirettamente provvedevano allo sfalcio sul territorio. Fenomeno che oggi è praticamente del tutto scomparso – sottolineano i vertici della Comunità montana – facendo contestualmente lievitare un problema di costi di manutenzione del suolo che sta diventando pesante. Da qui la proposta di contributo rivolta ad agricoltori «non a titolo prevalente», semplici privati ed associazioni di volontariato. «Il nostro è un territorio per eccellenza a vocazione turistica – spiega Luca De Carlo, sindaco di Calalzo ed assessore all’Ambiente della Comunità Centro Cadore – e non è possibile prescindere dal mantenimento di prati e pascoli. Tutto questo però rischia di essere troppo oneroso. Il bando supplisce ai costi sempre crescenti per gli sfalci, che in estate rischiano di impegnare una grossa fetta dei fondi di bilancio».
(fonte: Corriere del Veneto)