Un pacchetto Venezia-Dolomiti per cinesi e giapponesi: un ‘giro’ potenziale di 480 mila turisti provenienti dai Paesi del Sol Levante che dalla Laguna potrebbero visitare le Dolomiti 12 mesi all’anno.
Sono queste le cifre di un progetto in via di definizione a cui sta lavorando il vicepresidente del Consiglio regionale veneto Matteo Toscani, completando un’idea già messa in cantiere un anno fa quand’era assessore al turismo della Provincia di Belluno.

”L’obiettivo – spiega Toscani – è di riversare sulle Dolomiti patrimonio dell’Unesco, utilizzando appunto questo brand promozionale fortissimo, almeno una parte delle migliaia di turisti orientali che ogni giorno affollano Venezia, intraprendendo politiche congiunte tra le due province e i rispettivi operatori alberghieri e della ristorazione. Proprio domenica scorsa, sul monte Rite, ho illustrato questo progetto anche a Reinhold Messner, che l’ha condiviso sostenendo che la montagna dovrebbe aprirsi al turismo veneziano proveniente dall’Oriente ma non solo, più in generale dai Paesi dell’Est.
Anzi, lui stesso, conosciutissimo in Oriente, si è reso disponibile ad essere testimonial di questi pacchetti dell’ospitalità. Ne tratterà lui stesso assieme al presidente Zaia nel loro prossimo incontro”. ”Ricordo – conclude Toscani – che
la provincia di Venezia nel 2009 ha ospitato in tutto 33 milioni e mezzo di presenze turistiche ‘ufficiali’ (quindi oltre metà dell’intero totale regionale), mezzo milione delle quali erano soltanto da Cina e Giappone, generate da 302 mila arrivi. I numeri bellunesi, invece, sono del tutto marginali. Se la provincia di Belluno si ‘gemellasse’ con quella lagunare studiando pacchetti turistici ad hoc legati a particolari forme di scoperta del territorio, non dubito che i nostri albergatori e ristoratori potrebbero trarne enormi vantaggi, e più in generale tutti gli imprenditori dell’ospitalità che nelle Dolomiti è una delle fonti di reddito”.

(fonte: Corriere delle Alpi)