Ferragosto senza il tutto esaurito nelle Dolomiti Bellunesi. Non solo gli alberghi hanno diverse camere libere, ma anche gli appartamenti o le seconde case non sono tutte occupate. E il clima di questi giorni non aiuta a richiamare gente in quota.
Gli operatori non sono proprio entusiasti di questa situazione che ricalca abbastanza quella dell’anno scorso e sperano che almeno nel dopo ferragosto si possa avere qualche turista in più.
Anche se come evidenzia il presidente di Federalberghi provinciale, Gildo Trevisan, «l’importante non sono le presenze, ma la redditività. E da questo punto di vista non siamo messi bene».
«Le aziende alberghiere, infatti, non riusciranno a produrre la redditività necessaria per arrivare almeno fino all’inverno», dice Trevisan, che prosegue: «Anche se potranno arrivare tanti turisti, se poi non consumano, non si fermano e non spendono, è tutto inutile. E anche se dopo la festa dell’Assunzione sono previste, in base all’esperienza degli anni scorsi, presenze più numerose, queste non riusciranno a risollevare i bilanci degli operatori».
Per il presidente di Federalberghi, a questo punto, l’attenzione deve essere posta proprio su questo aspetto. «Se le aziende non faranno un’adeguata redditività, questo renderà più difficile se non impossibile perseguire la riqualificazione delle strutture che è, invece, la cosa più importante per poter essere competitivi con i nostri colleghi contermini».
La situazione quindi non è semplice. «Dobbiamo tenere presente che le famiglie ora, con la crisi, preferiscono le settimane e i mesi dove spendono meno, quindi, a differenza di quanto si dice, i mesi che vanno per la maggiore non sono certo quelli canonici come agosto, bensì luglio che costa meno».
«Posti liberi in albergo per qualche giorno ce ne sono ancora, ma quantificare quanti è impossibile, perchè le persone telefonano e prenotano dall’oggi al domani», precisa anche Roberto Cardazzi, presidente degli albergatori di Cortina.
Che poi aggiunge: «Di gente in paese ce n’è, ma ce ne sono molti che vengono dai paesi vicini per fare shopping qui in centro e poi se ne vanno. Ci sono poi anche i villeggianti delle seconde case, che quest’anno non sono tutte piene. I conti, però, li faremo alla fine del mese».
Vis polemica per Enrico Ghezze, presidente degli impianti a fune di Cortina, San Vito, Misurina ed Auronzo. «Non siamo in grado di dire come andrà il ferragosto e se ci sono tante persone, perchè nessun ente, che sia il Consorzio piuttosto che qualche altro, si è dato da fare per trovare il sistema per misurare questo parametro, il che significa che non interessa poi così tanto, come fanno credere. D’inverno, è più facile fare i conti, perchè almeno, ci sono gli skipass e si può conoscere, con precisione quasi millimetrica, quanti sono passati, ma d’estate diventa più difficile. Ma forse capire i flussi turistici nella nostra provincia non interessa poi a nessuno».

di Paola Dall’Anese (fonte: Il Corriere delle Alpi)