Gli chef delle Dolomiti bellunesi fanno squadra per celebrare uniti il prestigioso riconoscimento che l’Unesco ha conferito alle “loro” meravigliose montagne, inserendole tra il Patrimonio dell’umanità.
“Dolomiti patrimonio goloso dell’umanità” è infatti il tema scelto quest’anno per gli appuntamenti enogastronomici della rassegna AltoGusto, che ritorna con un calendario di dieci serate appositamente pensate per esaltare le qualità della cucina delle Dolomiti e le deliziose materie prime locali: dalla selvaggina ai formaggi di malga, dai funghi alle erbe spontanee, fino al pesce di fiume e di lago, ai frutti di bosco e a prodotti d’eccellenza come l’agnello d’Alpago.
Dall’incanto della natura alle prelibatezze da assaggiare in tavola, sarà sempre il territorio – con la sua inestimabile ricchezza di tradizione e memorie storiche – l’indiscusso protagonista di questo itinerario del gusto ideato dagli chef stellati e pluripremiati dalle guide che operano tra i monti del Bellunese e che undici anni fa hanno pensato di unirsi
Venerdì 29 ottobre, al ristorante “Al Capriolo” si è svolta la seconda tappa di AltoGusto, la rassegna enogastronomica dedicata alla grande cucina delle Dolomiti Bellunesi. È stato proposto un menu del tutto inedito all’insegna della creatività. Il tema della serata, ¨Dolomiti patrimonio goloso dell´umanità¨, ha ispirato l´inedito e creativo menu che lo chef Francesco Paonessa ha preparato utilizzando deliziose materie prime fornite da piccole aziende agricole del paese: si tratta di prodotti davvero ¨a km. 0¨, come le ottime carni, i deliziosi formaggi di montagna e i profumatissimi ortaggi, tutti da assaggiare. I vini pregiati scelti sono stati quelli dell´azienda Andreola di Col San Martino (Tv) e della tenuta San Leonardo di Borghetto all´Adige (Tn). Il menù è stato così composto: le “Tre Cime” (patate morbide ripiene di tuorlo d´uovo, su crema di crescione d´acqua, cime di rapa e caviale di aringa), seguite dalla “Leggenda di Misurina” (gambero di fiume e il suo ristretto leggermente affumicato su fondo di porcini e broccolo di Vinigo con ¨quenelle¨ di mandorle e aglio orsino). Poi, le “Rilettes” di coniglio con sorbetto alle castagne e cagliata di latte di capra precederanno il Risotto mantecato al Piave straveccio, crema di radicchio rosso, mousse di fagiano di monte e ristretto al mosto d´uva, Tortelli ripieni di pernice rossa, il suo fondo, foie gras e mele caramellate sino alla Manzetta nostrana in tre cotture. E per un finale davvero ¨dolomitico¨ la Tisana al pino mugo ad arricchire il sobetto al limone e la Mela dell´orto (ovvero la mela in varie interpretazioni).
Il 19 novembre ci si ritrova da Luca Viel, sommelier professionista che porta avanti la tradizione di famiglia al Ristorante Al Borgo, pittoresca villa settecentesca a pochi passi dal centro di Belluno e nelle vicinanze di quella che fu la nobile dimora di Dino Buzzati. Il 17 dicembre ci si sposta al Ristorante Tivoli dello chef Graziano Prest, in località Lacedel sopra Cortina d’Ampezzo e sotto le imponenti guglie della Tofana.
Il 29 gennaio 2011 si sale da Luigi Dariz al Ristorante Da Aurelio, la cui terrazza è un suggestivo balcone panoramico affacciato sulle Dolomiti, in prossimità del Passo Giau, a 2.175 metri di quota. L’11 febbraio l’appuntamento è al Ristorante Dolada di Plois di Pieve d’Alpago, locale che, grazie al lavoro della famiglia De Prà (Enzo e il figlio Riccardo in cucina, la moglie Rossana e la figlia Benedetta in sala) è da 40 anni un sicuro punto di riferimento nel panorama della ristorazione italiana.
Il 18 marzo si ritorna a Cortina d’Ampezzo, a due chilometri da Corso Italia e alle pendici del monte Faloria, dove Adolfo Menardi e il fratello Alessandro ospitano i commensali nelle accoglienti sale del Ristorante Baita Fraina. Il 15 aprile l’appuntamento è a Canale d’Agordo, paese natio di Papa Luciani, al Ristorante Alle Codole da Oscar (lo chef), Diego (il sommelier) e Livia Tibolla (la maitre).
Per maggiori dettagli sulle varie tappe, visitate il sito dell’iniziativa
(fonte: newsfood.com)