Per rilanciare il turismo serve un’azione congiunta e la Pro loco Tiziano (Pieve di Cadore) apre l’assemblea a tutta la comunità.
Il prossimo
28 marzo 2011 alle ore 21.00 nella sala Coletti di Tai di Cadore avrà luogo l’assemblea ordinaria dei soci della Pro loco Tiziano di Pieve di Cadore.
Oltre alle consuete delibere di bilancio (consuntivo e preventivo), il tema che il Consiglio Direttivo intende mettere sul tavolo è di assoluta rilevanza: una proposta da condividere con tutta la comunità per il futuro turistico ed economico del Centro Cadore.
“Da quando siamo stati nominati a maggio 2010 – racconta il Presidente Claudio De Monte Nuto – ci siamo impegnati su due fronti: quello delle attività quotidiane di animazione e accoglienza e quello della strategia per definire il futuro turistico del nostro territorio. Il nostro Cadore non può aspettare che arrivi qualcuno da fuori a salvarlo, deve trovare al proprio interno la forza e la volontà per disegnare e costruire il proprio futuro.”

Con queste premesse il Consiglio Direttivo ha deciso di aprire le porte dell’Assemblea dei soci a tutti i cittadini e gli operatori economici del Comune di Pieve auspicando che, anche in virtù di un momento storico tra i più difficili per l’economia cadorina, vi sia un’ampia partecipazione. “Il nostro – afferma ancora il Presidente – è un vero e proprio invito ad esserci lunedì sera. A partire dall’autunno dello scorso anno abbiamo organizzato numerosi incontri con operatori e cittadini ma la partecipazione è stata finora decisamente scarsa. E’ un segnale di apatia che ci preoccupa, soprattutto in un momento come questo così delicato della nostra economia. E’ importante che i nostri concittadini siano consapevoli che solo con l’impegno e la collaborazione di tutti avremo la possibilità di dare un futuro a noi e ai nostri figli. Non possiamo più aspettare.” La Pro loco Tiziano insieme al Consorzio Pro loco Centro Cadore sono impegnati già da alcuni mesi nella elaborazione di una proposta di piano per lo sviluppo turistico del Centro Cadore condivisa con Enti Locali, Associazioni di categoria e Regione, ma questo impegno potrà dare buoni frutti solo se ci sarà una partecipazione ampia e appassionata dell’intero territorio. Diversamente c’è il concreto rischio che resti solo una buona intenzione.