Questo sarebbe il nuovo logo – o il logo corretto – delle Dolomiti Unesco. Alcuni giorni fa l’annuncio che il logo tanto criticato sarebbe stato cambiato, o meglio ritoccato. Oggi, la presentazione del nuovo (?) logo. A noi sinceramente sembra IDENTICO al precedente, i cambiamenti sono pressoché impercettibili. E non crediamo che questa nuova versione “metta d’accordo tutti”, come scritto nell’articolo del Corriere delle Alpi che riportiamo di seguito. Vi invitiamo a partecipare alla discussione sul forum o a commentare direttamente l’articolo esprimendo il vostro giudizio.
Scusate, ma a noi sembra tanto una “presa per i fondelli”!
Matteo Gracis
(amministratore NuovoCadore.it)
BOLZANO. Eccolo, il nuovo logo della Fondazione Dolomiti Unesco. Ritoccato, ma non snaturato, con modifiche che – secondo il designer Arnaldo Tranti – risolvono un problema di visualizzazione sui formati medio e grande, quello che potremmo chiamare l’“effetto grattacielo”, e quindi danno anche una risposta alle tante critiche giunte dopo la presentazione del marchio. Buone, quindi, entrambe le versioni: quella dell’assessore trentino Gilmozzi, che nei giorni scorsi aveva parlato di una correzione di rotta giunta dopo le polemiche; e quella del segretario della Fondazione, Giovanni Campeol, che spiega invece le modifiche con motivi di carattere tecnico.
In più, l’architetto valdostano ha anche implementato la gamma cromatica, con le cime che si tingeranno di colori diversi per essere utilizzate nei diversi settori della comunicazione.
«Le modifiche risolvono un problema di visualizzazione rispetto alla percezione sui formati medio e grande – spiega il designer -. Nella versione ridotta le cime risultavano ben evidenti, ma si perdevano nell’ingrandimento, ricordando quasi dei grattacieli. Questo effetto di ambiguità, che era comunque un elemento voluto, è stato eliminato attraverso tre interventi di ritocco: l’aggiunta di linee oblique, il ritmo delle linee più compatto e diversificato e la creazione di ombre tra le cime, disegnando così una catena montuosa.
Nella versione aggiornata è stata implementata la gamma cromatica del logo secondo una classificazione tematica: pertanto, il logo nella sua forma istituzionale primaria è utilizzato a un colore nel grigio “Dolomiti” e, come succede in natura nelle varie ore del giorno, le cime si tingeranno nelle varie sfumature cromatiche per essere utilizzate nei rispettivi settori della comunicazione».
La nuova versione ha messo tutti d’accordo. Nelle prossima settimane il logo verrà ratificato dal consiglio d’amministrazione e presentato alla pubblica opinione. Nella speranza che le polemiche finiscano e la Fondazione possa cominciare a dedicarsi davvero alla promozione delle Dolomiti quale patrimonio dell’umanità.
fonte: Corriere delle Alpi
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