SAN VITO. Il primo secco “no” al collegamento sciistico tra San Vito e il Civetta arriva dall’assemblea straordinaria della Regola di Chiapuzza e Costa. Domenica mattina i regolieri, presieduti da Marco Pordon da Masariè, si sono riuniti e in maniera plebiscitaria hanno bocciato la richiesta di dare la disponibilità dei terreni al Comune. Sui 79 regolieri di Costa e Chiapuzza, in assemblea ce n’erano 64 con 22 deleghe, ossia l’81% degli aventi diritto. In 46 hanno votato in maniera contraria al progetto, in 16 in maniera favorevole e due si sono astenuti. Il 75% dei presenti ha quindi detto “no” al collegamento. Un voto fatto per appello nominale. Ogni regoliere è stato chiamato per nome e ha votato così da dare un’ulteriore chiarezza alla presa di posizione di ognuno.
L’assemblea straordinaria, prima del voto, ha dibattuto per oltre un’ora sulla questione dando spazio agli interventi dei presenti. Un voto che ora farà da apripista a quello dell’assemblea delle altre Regole proprietarie dei terreni coinvolti nel progetto. I regolieri hanno votato dopo aver visto il progetto disponibile negli uffici delle Regole e dopo aver assistito agli incontri organizzati dall’amministrazione comunale per presentare il progetto e alla conferenza informativa delle Regole. La contrarietà è stata manifestata per svariati argomenti, di tipo ambientale, economico e logistico. Tanti tra i regolieri presenti si sono detti favorevoli a sviluppi alternativi del paese, anche a fini turistici; ma gli impianti di risalita non sembrano essere la soluzione.
I Regolieri di Chiapuzza e Costa hanno detto no sul loro territorio che è circa il 3% del progetto, ma voteranno nuovamente all’assemblea della Regola Generale essendo comproprietari della totalità dei terreni della Regola Generale richiesti dal Comune. Un voto che potrà, come detto, fare da apripista all’assise che verrà riunita in questo mese o nel prossimo. L’assemblea della Regola Generale chiamerà al voto 300 aventi diritto (di cui 80 Regola di Costa e Chiapauzza, che ha già detto “no” al collegamento, e 220 della Regola di Vallesella, Resinego e Serdes che si dovrà esprimere a breve). Per essere valida, all’assemblea generale dovranno partecipare un terzo degli aventi diritto; ma, vista l’importanza del tema, non si preannunciano defezioni. Per ottenere i terreni richiesti, dovranno votare in favore del Comune i tre quarti dei presenti. Il voto nominale della Regola di Chiapuzza e Costa dimostra (per la prima volta in tre mesi in maniera chiara, deliberata e palese) la netta contrarietà di una parte dei sanvitesi. Una parte che è comunque anche comproprietaria dei terreni chiesti alla Regola Generale.
di Alessandra Segafreddo (fonte: Corriere delle Alpi)
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