(riceviamo e pubblichiamo)

Apprendiamo dalla stampa locale i risultati della raccolta differenziata in Cadore, che a primo impatto sono lusinghieri. Ma senza nulla togliere ad un già buono incremento della raccolta degli ultimi mesi, purtroppo non potrà dare gli effetti sperati dalla popolazione in un risparmio sullo smaltimento dei rifiuti. Se fosse così facile raggiungere gli obbiettivi con le percentuali dichiarate saremo di fronte ad un problema che non esiste, ma oltre all’incremento visibilmente evidente non crediamo si possa dire altrettanto sulla qualità e sul sistema di raccolta e smaltimento.

Per giungere ad una corretta raccolta è da tempo che il Movimento 5 Stelle propone il metodo del porta a porta, attualmente il sistema migliore e più efficace. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Seppur con dei buoni risultati, non capiamo che per fare un vero salto di qualità dobbiamo pretendere il meglio e non il meno peggio! In Cadore, come nel resto della provincia ad eccezione di Ponte Nelle Alpi, si continua con il sistema dell’affidamento dello smaltimento dei “rifiuti” (in realtà il termine più appropiato sarebbe “materiali”, poichè con il riciclo diventano nuova risorsa per le aziende in sostituzione alla materia prima) alle stesse società che li raccolgono, creando un conflitto di interesse che non può permettere l’efficacia del sistema.

I benefici del porta a porta sono sotto gli occhi di tutti: in primis si contribuisce al decoro dei paesi e e delle città, eliminando qualsiasi tipo di campane o cassonetti stradali, e si responsabilizza tutti i cittadini che prendono atto del loro senso civico e permettono di affinare la raccolta. Per quanto riguarda lo smaltimento, pensiamo si debbano creare una o più società pubbliche (per pubblica intendiamo con un amministratore unico senza interessi privati e delle careghe!!!) che dividono i materiali e li inviano ai centri di riciclo più idonei. Così facendo le società funzionano senza creare buchi di bilancio e si riesce veramente a ridurre le spese dei comuni (in alcuni casi è possibile addirittura guadagnare qualche soldo dal riciclo dei materiali, con conseguente reinvestimento nella società stessa o in opere per la comunità). I materiali portati nei centri di riciclo verranno poi trattati nel modo più idoneo per essere rivenduti alle aziende, che a loro volta avranno un notevole risparmio acquistando materiale riciclato alternativo alla materia prima, sicuramente più costosa; conseguentemente queste aziende potranno essere più concorrenziali sul mercato creando nuovi posti di lavoro, una nuova economia basata sul riciclo e un conseguente aumento della qualità della vita, più sostenibile economicamente e nel rispetto dell’ambiente e dell’ uomo. Non ci pare siano dei fattori di poco conto, anzi.

Attualmente, nonostante si debba prendere atto di un ripensamento nel modo di convivere tra uomo e il pianeta Terra, ci ostiniamo ad andare avanti con un sistema di clientelismo e interessi privati piuttosto che per il bene comune. A pagare per queste scelte calate dall’alto sono e saranno sempre i cittadini. Noi del Movimento 5 Stelle diciamo chiaramente le cose così come sono, senza voler far passare pan per focaccia. Ed è per questo che vigileremo e, appena sarà possibile, porteremo le nostre idee all’interno delle istituzioni. Loro non molleranno mai, noi neppure.

Adriano Marengon (Movimento 5 Stelle Belluno-Feltre)