Non è l’ undicesima edizione di “Lorenzago Aperta”: è la prima dopo la decima.
Certo: ogni anno questo organismo che non siamo ancora riusciti a domare – e forse neanche a capire bene, ma non è un difetto – si ripresenta con forme, energie e caratteristiche nuove. A volte ho la netta sensazione che stiamo parlando di un’ entità dispettosa, di un folletto dei boschi che sparisce appena ti giri.
Ho anche l’ impressione che questa mostra viva di vita propria: imprevedibile, libera, indipendente, selvatica, sempre diversa. Un po’ come noi.
Per questo me ne sono innamorato, e quando ci si innamora di una persona o di un’ idea non ci si chiede il perché, si segue il cuore e questo basta.
Ciò che invece cambia poco a Lorenzago sono le cose importanti: la qualità e l’ originalità degli artisti che partecipano, la passione di chi organizza e la collaborazione di chi ci ospita.
Cosa posso ancora dire ancora dell’ Amministrazione del Comune di Lorenzago senza cadere nella retorica e nella piaggeria? Sentite: quando all’ ultimo momento si decide che possono iniziare i lavori di ammodernamento dell’ impianto di riscaldamento delle Scuole, e l’ impresa deve occupare alcuni spazi per i suoi sacrosanti lavori, (che bello veder lavorare nelle nostre Scuole di montagna!!!), e nel frattempo gli spazi espositivi erano già stati assegnati, e in un minuto e mezzo ci si accorda per riaprire il vecchio Asilo e adibirlo nuovamente a sede espositiva, e il giorno successivo vederselo ripulire dagli operai del Comune e riconsegnare pronto agli artisti, bene, quando succedono tutte queste cose vuol dire che a Lorenzago, dopo 11 anni, non si sono ancora stancati di questi matti.
Come ricambiare questo trattamento? Nel modo che conosciamo, e con lo stesso, identico rispetto: restituendo raddoppiati l’ impegno e l’ ingegno per realizzare un’ altra bella edizione di “Lorenzago Aperta”.
Grazie ancora a tutti, e al Sindaco Mario Tremonti per primo.
Ma non basta: il Comune ha già aderito concretamente alla prosecuzione del progetto “Là-qua”, con l’ artista Francesca Conchieri e il Distretto Culturale della Val Camonica. Nel catalogo è illustrata la prima parte di questo progetto di gemellaggio artistico e culturale che avevamo annunciato lo scorso anno e che ha già originato una mostra al Musil tuttora visitabile.
Bene, in autunno ricambieremo l’ ospitalità, con un progetto in via di completamento che vedrà alcuni artisti di grande spessore lavorare nel paese di Lorenzago a un progetto complessivo che non va ancora svelato ma che sarà di grande rilevanza culturale e artistica.
Insomma, andiamo avanti e apriamo altri spazi di riflessione e di azione.
Un grazie di cuore a chi mi aiuta, in particolare quest’ anno a Francesca Casanova e a Nicola Checchin, la mia “Skeleton Crew”, il mio “equipaggio ridotto all’ osso”, rubando il bellissimo nome al gruppo sperimentale di Fred Frith e Tom Cora. Un equipaggio capace di tutto e di tutto il resto.
E’ una gioia vederli aggirarsi negli spazi vuoti delle Scuole e dell’ Asilo, accompagnati chi dai figli e chi da pensieri profondi, e dopo qualche attimo ecco che si accende una luce, che le finestre risplendono, che la musica fluisce dalle casse e che alla fine di tutto non manca mai una battuta sagace o una bella risata. Grazie ancora a voi due, e grazie anche a chi altri vorrà metterci un granello di qualcosa.
E grazie anche a Laura, dal cui invincibile disordine scaturiscono autentiche perle di creatività.
La mia famiglia, i miei vecchi, l’ amore per l’ arte che mi accompagna, gli amici con i quali è bello anche litigare: sono questi i miei tesori.
Benvenuti a “Lorenzago Aperta 2011”.
Sito web: www.lorenzagoaperta.com – NuovoCadore.it media partner
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Vito Vecellio