Manuel Da Rin Puppel aveva 28 anni, ferito un amico
Una tranquilla domenica estiva si tinge di rosso al calar della sera. Sono le 20.20 quando Manuel Da Rin Puppel (a destra nella foto) e Vanni Zancolò (a sinistra nella foto) in sella a una motocicletta percorrono la strada provinciale 619 che congiunge il loro paese (Laggio di Cadore) alla Statale 51 bis. Una strada che conoscono come le loro tasche. All’improvviso la tragedia. Per cause ancora in corso di accertamento, in località Piniè, a pochi metri dal ristorante “Il pino solitario”, Manuel perde il controllo della propria motocicletta e vola fuori strada. Uno schianto tremendo, che non lascia scampo al 28enne di Laggio di Cadore e che spedisce all’ospedale l’amico coetaneo e compaesano Vanni Zancolò, trasportato a Pieve di Cadore con ferite di media gravità dall’elicottero del Suem 118. Sul posto anche un’ambulanza giunta a sirene spiegate da Auronzo e una pattuglia dei carabinieri. Forse una distrazione, forse l’eccessiva velocità, forse un animale che ha attraversato la provinciale all’improvviso: difficile capire le cause dello schianto, fatto sta che la strada ha fatto l’ennesima vittima tra i centuari che d’estate prendono d’assalto le Dolomiti.

In paese tutti descrivono Manuel come un ragazzo con la testa sulle spalle, appassionato delle due ruote, ma non amante dell’alta velocità: «Era un bravissimo ragazzo, tutti gli volevamo un gran bene», è la risposta all’unisono dei compaesani, letteralmente sconvolti da quanto accaduto. Manuel Da Rin Puppel lavorava nell’azienda del padre, specializzata in lavori con il legno ed era sempre in prima linea quando si trattava di organizzare iniziative in paese. Ragazzo sempre sorridente e disponibile, Manuel era conosciuto da tutti. La notizia della sua morte ha lasciato un’intera comunità in preda alla disperazione.

fonte: Corriere delle Alpi