“Serve una pianificazione più razionale ed efficace del trasporto pubblico da e per il Cadore”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, dopo la chiusura della biglietteria della stazione di Calalzo.

Dal primo gennaio del 2012 sarà definitivamente chiusa. “In questo modo – commenta il consigliere regionale della Lega Nord – il territorio perde un altro servizio importante, per i residenti e per i turisti”. Che fare? Per Toscani, il problema va inserito nel più ampio contesto del trasporto pubblico da e per il Cadore. “Purtroppo – spiega il Vicepresidente dell’Assemblea veneta – dobbiamo realisticamente fare i conti con una contrazione significativa delle risorse. Niente è più come prima. La crisi economica e finanziaria impone alla pubblica amministrazione, a tutti i livelli, razionalizzazioni, a volte dolorose. In questo caso, però, è possibile trovare una soluzione che garantisca qualità del servizio e risparmio economico: Trenitalia e Dolomitibus devono sedersi intorno ad un tavolo per definire una pianificazione complessiva. E’ inutile che vi siano un treno e una corriera che partono da Calalzo alla stessa ora e nella medesima direzione, con percorsi paralleli e magari con pochi passeggeri a bordo.

E’ uno spreco di denaro pubblico inaccettabile, soprattutto non supportabile in momenti di crisi. L’offerta deve essere assolutamente coordinata, nell’ottica di una collaborazione sinergica che è ormai imprescindibile, se vogliamo continuare ad offrire un servizio adeguato alle esigenze degli utenti. Solo così potremmo avere più corse a costi invariati, mettendo la parola fine alle polemiche, purtroppo fondate, sullo scarso utilizzo dei mazzi pubblici. Nello specifico si potranno trovare risorse e motivazioni per la presenza di una biglietteria bus-treni nella stazione di Calalzo”. “Dobbiamo batterci per i servizi alla montagna – conclude Matteo Toscani – con il coraggio di immaginare scenari differenti, tanto più se questi diventano migliorativi nell’offerta ai cittadini”.