In centinaia ieri a San Vito per la partenza della diciottesima tappa del Giro. Dalle prime ore del mattino i volontari hanno allestito il centro del paese e già dalle 10 la gente è accorsa per salutare i ciclisti, per vivere una giornata di allegria. Nella piazza del municipio il gruppo dei figuranti storici di Valle , vestito in abito tradizionale, ha rievocato gli antichi mestieri.
Adulti e bambini si potevano ammirare a scuola, o in bottega, a filare la lana o a preparare qualche piatto tipico locale. Da Venas Gabriele Soravia è arrivato in carrozza, tinta di rosa, trainata dai suoi due pony.

Il centro ha poi visto numerosi stand dedicati al mondo delle due ruote. Ma soprattutto tante persone. Nemmeno la pioggia scesa verso le dodici ha spaventato il pubblico che è rimasto ad applaudire divertito il passaggio della carovana rosa, la sfilata del Corpo musicale della Valboite, del Coro Sanvito, del gruppo dei Costumi Storici e dei Ladini d’Oltrechiusa. Il tempo è poi subito migliorato e la partenza dei corridori è stata salutata dal sole. San Vito si è completamente tinto di rosa tra palloncini, striscioni, manifesti. Il sindaco Andrea Fiori, orgoglioso e soddisfatto, indossando il tricolore, ha ritirato la bandiera rosa simbolo che il Comune è meta di tappa. «Sono soddisfattissimo», dice Fiori, «questo per San Vito è un evento storico, speriamo sia solo il primo di una lunga serie, per noi era anche una sorta di prova. È andato tutto bene. Devo fare i complimenti allo staff di Rcs e della Gazzetta e soprattutto ai miei concittadini. Abbiamo vissuto un’intera settimana dedicata al Giro con eventi organizzati in perfetta sinergia con Cortina e oggi chiudiamo questa splendida pagina che ha regalato una cartolina importantissima per i nostri paesi. Le nostre vallate sono entrate nelle case degli italiani e del mondo intero, in tantissimi hanno quindi potuto apprezzare la bellezza del nostro territorio e le Dolomiti patrimonio dell’Umanità. Il paese ha risposto benissimo, ha partecipato e siamo molto soddisfatti».

Saluti al Giro in tanti poggioli, e c’è anche chi ha voluto scrivere a caratteri cubitali la vicinanza del paese ai territori terremotati dell’Emilia, e chi ha invece ricordato Aldo ed Alberto i due ragazzi del Soccorso Alpino scomparsi il 31 agosto scorso , travolti da una frana sul Pelmo mentre portavano in salvo due tedeschi.
«Sono molto contento», spiega Renato Fundone, consigliere comunale con delega allo sport, «soprattutto per la collaborazione che c’è stata fra i diversi Comuni. Abbiamo i cittadini di Valle che hanno allestito in piazza la rievocazione degli antichi mestieri, abbiamo collaborato assiduamente con Cortina, e devo dire che la sinergia che si è creata è sicuramente un trampolino di lancio dal quale partire per organizzare altri eventi insieme anche in futuro». Un Giro che ha voluto promuovere la ciclabile che da Cortina porta a Calalzo, denominata “La lunga via delle Dolomiti” e il bike.
«Siamo convinti che, a livello turistico», spiega l’assessore al Turismo Ludovico De Lotto, «aver avuto la tappa di arrivo a Cortina e quella di partenza a San Vito contribuirà a promuovere la valle del Boite come meta turistica per i ciclisti, per gli appassionati delle mtb, ma anche per le famiglie. I percorsi che possiamo offrire da attraversare sulle due ruote sono adatti ad ogni tipo di persona e di capacità. La collaborazione con Cortina anche per il mondo bike è un grande risultato che abbiamo ottenuto e che sfrutteremo in seguito».

Ringraziamenti ufficiali ed applausi a tutti: agli organizzatori, al Comitato tappa, ai tantissimi volontari che anche ieri hanno garantito l’ordine pubblico e soprattutto ai cittadini che hanno partecipato in massa alla settimana rosa, a tutti gli eventi, sia a Cortina che a San Vito. Il Giro ha avuto la capacità di unire e di regalare allegria in questo fuori stagione che pochi scorderanno.

di Alessandra Segafreddo

Fonte: Corriere Delle Alpi