Mai come in questa stagione socio-economica i problemi del lavoro sono intrecciati con le difficoltà che stanno incontrando i governi ai vari livelli e con una crisi culturale che sta permeando le comunità umane. Anche in Cadore, dove la crisi del lavoro sta mettendo a dura prova i nostri concittadini e dove l’imposizione di scelte politiche da lidi sempre più lontani, sta generando disorientamento e frustrazione tra gli amministratori.
E’ indispensabile guardare al futuro, lavorando insieme per intraprendere quelle soluzioni che non possono attendere. Sul piano economico, amministrativo e culturale.
Lunedì 28 maggio alle ore 20,30 a Pieve di Cadore, nella Sala della Magnifica Comunità si svolgerà un incontro che può assumere una certa importanza sul versante progettuale. Saranno presentati i numeri dei malesseri del Cadore. Quello demografico e quello economico, quello amministrativo e quello culturale.
E con le cartelle cliniche saranno affrontati anche i possibili rimedi. Saranno prese in considerazione le risorse, i modelli da copiare e quelli da restaurare, assieme ad un nuovo progetto utile ad amministrare unitariamente del Cadore. L’iniziativa è promossa da un gruppo di persone che da un po’ di tempo si stanno interrogando sul futuro del Cadore. Del gruppo fanno parte rappresentanti di associazioni, sindaci sacerdoti e imprenditori.