La legge contro gli ostacoli del volo è realtà. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo (sintesi di due progetti dei quali primi firmatari erano il capogruppo Pdl Dario Bond e l’esponente leghista Matteo Toscani) che stabilisce norme per la sicurezza dei voli utilizzati nelle attività di soccorso sanitario, antincendio e di protezione civile. «Questa iniziativa legislativa», ha spiegato in aula il relatore Dario Bond, «si è resa indispensabile dopo i numerosi incidenti, il più grave dei quali è la sciagura dell’agosto del 2009 in località Rio Gere a Cortina d’Ampezzo».
Il testo approvato ieri stabilisce una serie di norme per classificare in una speciale banca dati e descrivere in cartografia digitale da aggiornare continuamente, la presenza di impianti a fune, elettrodotti, teleferiche, fili a sbalzo, palorci, antenne, tralicci, sostegni, camini e altri simili manufatti.
La presenza di questi ostacoli sarà censita e segnalata dai Comuni, che la consegneranno alla commissione regionale sulla sicurezza del volo a bassa quota, prevista dalla legge, così da consentire alla giunta veneta di predisporre la segnaletica necessaria. In questo modo i piloti di aerei ed elicotteri sapranno quanti e quali ostacoli sono presenti nell’area in cui compiono la missione e potranno, inoltre, vederli perché adeguatamente segnalati.
Tutti gli interventi per garantire la sicurezza verranno coordinati da una speciale commissione regionale (di cui faranno parte anche rappresentanti del Suem e del Soccorso alpino), che comunicherà ogni decisione all’Enac, all’Enel e al gestore della rete ad alta tensione Terna.
Nel corso del dibattito il consigliere Sergio Reolon aveva proposto di introdurre subito nel testo elementi concreti, soprattutto per quanto riguarda la colorazione dei tralicci ai fini della loro visibilità. «Si è lavorato molto, ma alla fine il risultato è inattaccabile sotto tutti i punti di vista», commenta Bond.
«Questa legge vuole rendere omaggio alle vittime di Rio Gere e a tutti quei lavoratori dell’aria morti sul posto di lavoro a causa di collisioni che potevano essere evitate. Ringrazio il Cnsas e chi ha collaborato con noi. Non abbiamo pagato un euro di consulenza. Tutti si sono spesi per il raggiungimento dell’obiettivo con spirito di sacrificio e grande responsabilità. Siamo tra i primi a dotarci di una norma simile».
«Sarebbe un errore considerare la legge un punto di arrivo. Da oggi deve iniziare un impegno di tutti, affinché quanto contenuto si traduca in un effettivo miglioramento della sicurezza dei voli», ha commentato Matteo Toscani.
Fonte: Corriere delle Alpi